Come il M2M ci sta aiutando a costruire città più intelligenti

Lavorare da casa senza compromettere la qualità del rapporto con i clienti è possibile

Di Gianluca Salvaneschi, Head of Sales di Orange Business Services

Le macchine possono rendere le città più intelligenti. La tecnologia Machine-to-machine (M2M), progettata per comunicare in maniera autonoma, è alla base di molti sviluppi tecnologici in grado di migliorare la vita di tutti i giorni in ambienti urbani in evoluzione. Ecco cinque modi in cui sensori e comunicazioni di dati stanno cambiando il mondo in cui viviamo.

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  1. Guida intelligente

Il trasporto è forse una delle più grandi sfide delle città moderne. Utilizzare la tecnologia M2M per captare informazioni sul traffico può aiutare gli urbanisti ad adattarsi alle mutevoli condizioni di traffico, sia in tempo reale, sia strategicamente per il lungo termine.

A Santander, nella Spagna settentrionale, il trasporto è un punto focale di un progetto ad ampio raggio in ambito Smart City, finanziato dall’UE. Nel contesto di questa iniziativa del valore di 6 milioni di €, gli organizzatori hanno collocato 12.000 sensori in tutta la città e nei suoi dintorni.

I sensori possono monitorare parametri tra cui temperatura, rumore e luce, insieme alla presenza di veicoli. Collocati sopra ai semafori e, in alcuni casi, sotto l’asfalto delle strade, saranno in grado di percepire molte cose, tra cui il movimento del traffico in tempo reale.

I dati provenienti dagli autobus cittadini potranno rilevare ingorghi e incidenti in tempo reale, e nel tempo, saranno disponibili anche informazioni provenienti da treni e biciclette intelligenti. È già live una “mappa intelligente”, che mostra lo stato del traffico nella regione.

La città prevede nel tempo una riduzione della congestione del traffico, e di conseguenza delle emissioni e del rumore.

  1. Parcheggio intelligente
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Il parcheggio è un’altra attività quotidiana che può essere resa più smart grazie all’uso di tecnologia M2M. Utilizzando sensori per rilevare gli spazi liberi e trasmettere le informazioni ai guidatori, le città possono diminuire la congestione del traffico e aumentare i ricavi dei parcheggi.

Streetline, partner di Orange Business Services, ha sviluppato una tecnologia di sensori wireless incorporati nelle strade come parte di un programma Smart City intrapreso da Barcellona. Questi sensori, installati nel 2013 nei pressi del mercato del Born nel quartiere Ciutat Vella, utilizzano il monitoraggio del livello sonoro o il rilevamento della temperatura della superficie stradale per dire se una macchina è parcheggiata sul posto.

I sensori formano una rete a maglia, che trasmette le informazioni nel giro di un minuto alla piattaforma di back-end di Streetline. Da lì, sono rese disponibili tramite un’app di parcheggio per telefoni cellulari.

  1. Acqua intelligente

Il traffico non è l’unico flusso che può essere gestito al meglio con l’uso della tecnologia M2M in una smart city. Lo spreco di acqua è un problema enorme per le città. L’anno scorso, il commissario europeo per l’Ambiente Janez Potočnik ha fatto un appello per l’innovazione in questo settore, sottolineando che solo 11 delle 28 capitali europee hanno sistemi di raccolta delle acque reflue. I contatori dell’acqua sono fondamentali per conservare questa preziosa risorsa, e la tecnologia M2M può aiutare.

Misurare l’acqua può aiutare i cittadini a monitorare e limitare il consumo, fornendo agli utenti informazioni preziose su quanta acqua stanno utilizzando. Orange ha installato quasi un milione di contatori d’acqua intelligenti a Parigi dal 2011, che aiutano privati e aziende a gestire al meglio il consumo di acqua attraverso dati in tempo reale.

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Questi contatori sono stati installati da m2ocity, una joint venture sostenuta da Orange. A Le Havre, la stessa azienda ha collegato 100.000 contatori d’acqua intelligenti, che hanno permesso ai clienti di ricevere messaggi di testo o email che li avvisavano di perdite d’acqua, e che consentivano loro di monitorare il consumo di acqua tramite un conto online.

  1. Ambiente intelligente

In Europa, l’inquinamento da particolato riduce la vita di tutti i cittadini mediamente di un anno, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il monitoraggio della qualità dell’aria è una grande sfida per la smart city.

A Belgrado e Pančevo, in Serbia, le autorità hanno posizionato sensori wireless sui tetti degli autobus nel biennio 2011-12 per misurare la qualità dell’aria. I sensori nel sistema EkoBus misurano temperatura e umidità relativa, oltre a monossido di carbonio, anidride carbonica, e livelli di biossido di azoto. Gli autobus aggiornano un feed di dati online in tempo reale, in modo che i residenti possono visualizzare i dati di qualità dell’aria utilizzando un’applicazione mobile.

  1. Spazzatura intelligente

“Perché il camion della spazzatura passa ogni settimana a casa mia? Perché non è il bidone a comunicare quando è colmo?” Chiede Tim Devine, consulente di telecomunicazioni di PA Consulting. La tecnologia M2M si sta già preparando a questa sfida.

Nel sud-est della Finlandia, la società di gestione dei rifiuti Itä-Uudenmaan Jätehuolto (IUJ) utilizza sensori wireless Enevo, collocati sotto i coperchi dei contenitori per il riciclaggio. Questi valutano quanti rifiuti si trovano nel bidone e comunicano i risultati in modalità wireless a un sistema centralizzato di analisi.

Un software di back-end utilizza lo storico dei dati per prevedere quando i contenitori saranno pieni, e decide gli orari di pickup in modo dinamico in base alle informazioni. I risultati sono impressionanti: le fermate effettuate per ritirare la spazzatura nel corso del periodo di prova sono scese da 4469 a 3354. I risparmi finanziari netti sono saliti del 47%.

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Cosa possiamo imparare da questo?

La cosa interessante di alcuni di questi progetti è la loro ampiezza di applicazione. I progetti di Belgrado e Pančevo, ad esempio, utilizzano i sensori collocati sui bus anche per individuare dove si trovano i bus e prevedere i tempi di arrivo.

Saverio Romeo, analista di Beecham Research, sostiene che i pianificatori di Smart City vedranno sempre più i progetti in modo olistico: “È limitante che un ente locale possa decidere di lanciare un progetto oggi, e quando tra tre anni considera un altro sistema non possa creare interoperabilità tra i due”, dice.

I sensori giocheranno un ruolo importante in questo processo di pianificazione. Siamo ancora nelle fasi iniziali della città intelligente. Staremo a vedere gli sviluppi, ma una cosa è certa: l’Internet of Things giocherà un ruolo fondamentale.