Samsung al lavoro su un nuovo Gear VR

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Durante un appuntamento dedicato agli sviluppatori, la multinazionale ha confermato il progetto di un nuovo visore di realtà virtuale

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Oggi Samsung è un big player nel mondo della tecnologia. Produce un po’ di tutto: smartphone, tablet, notebook, 2-in-1, tv, lavatrici, aspirapolveri, robot da cucina, e tanto altro. Insomma una compagnia “globale”, e non solo dal punto di vista della brandizzazione delocalizzata del marchio. Il progetto più ambizioso che potrebbe coinvolgere la produttrice dei Galaxy S7 è però un altro e riguarda la realtà virtuale. Non stiamo parlando del Gear VR, almeno non del dispositivo che oggi conosciamo. Ad una conferenza per sviluppatori tenutasi nei giorni scorsi, Injong Rhee, capo del comporta ricerca e sviluppo di Samsung, ha confermato la volontà dell’azienda di lavorare ad un device VR indipendente dal cellulare, per concorrere con nomi del calibro di Oculus e HTC Vive.

Cosa c’è di vero

Difficile, da queste prime battute, comprendere quale linea Samsung intenda seguire. Gli attuali Gear VR sono dispositivi onesti, per quello che offrono e per il prezzo richiesto per l’acquisto (sui 100 euro) ma ovviamente non possono rispondere alle richieste del pubblico più esigente di consumatori, quelli che non si accontentano di vivere esperienze un filino superiori a ciò che offre un Google Carboard. Avere un Gear VR libero dalla necessità di uno smartphone che faccia da “motore” è un bene per qualità e sviluppo di app dedicate; meno se si pensa che a quel punto servirà un computer in grado di supportare giochi e programmi di realtà virtuale. O forse no.

Di cosa si tratta

L’idea potrebbe anche essere quella di realizzare un visore VR che abbia già al suo interno l’hardware necessario per funzionare. In quel caso sarebbero molteplici i vantaggi per gli utilizzatori. Primo: non ci sarebbe bisogno di agganciare l’accessorio ad un computer esterno. Secondo: non avremo la spiacevole sensazione di essere comunque bloccati da fili che impediscono movimenti liberi. Terzo: i Gear VR costerebbero di più del modello odierno ma a ragione, visto il carattere di “all-in-one” che porterebbero con sé. Quando ne sapremo di più? Difficile dirlo, ma se queste sono le premesse, il biennio 2016-2017 si appresta ad essere molto più interessante del previsto.

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