Google tra VR e AR: presto il visore indipendente

La compagnia sarebbe in procinto di realizzare un dispositivo in grado di muoversi tra realtà virtuale e aumentata senza necessità di uno smartphone

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Che il futuro dell’intrattenimento (e non solo) sia nelle mani delle “realtà” parallele alle tradizionali è un dato di fatto. Tra i big del settore solo pochi restano attualmente fuori dalla corsa. Apple potrebbe rivoluzionare il mercato presentando qualcosa durante l’evento per i nuovi iPhone di settembre, mentre Google ha già fatto le sue mosse con Daydream, piattaforma che abilita tutti gli smartphone al VR ma solo via software. Si attende dunque una sorpresa anche in merito all’hardware, che potrebbe arrivare presto. Stando a quanto riportato da Engadget infatti, la compagnia potrebbe essere in procinto di svelare un device indipendente, privo dunque di uno slot per smartphone, con cui godere di contenuti sia in realtà virtuale che aumentata.

Come è fatto

Si tratterebbe di un qualcosa molto simile agli HoloLens di Microsoft: versatili, dal design ricercato e aperti allo sviluppo indipendente, basati quasi sicuramente su Android. Se le premesse iniziali erano quelle di concorrere nel campo di Oculus Rift e HTC Vive, pare che la strategia di Google si sia rivolta altrove, alla costruzione cioè di un accessorio meno imponente dal punto di vista delle specifiche tecniche ma anche più accessibile economicamente e “popolare”. Un aiuto essenziale dovrebbe arrivare dalle recenti acquisizioni effettuate dall’azienda di Alphabet nell’ultimo periodo, tra cui Magic Leap, esperta nella tecnologia della realtà “mixata”, a cui spetterebbe gran parte dello sviluppo dell’UI e dell’esperienza di base. Inoltre, la possibilità di sfruttare entrambi i mondi VR e AR, darebbe al dispositivo quello slancio in più per attrarre pubblici differenti, interessati non solo ai contesti virtuali ma anche a quelli integrati, anche a scopo ludico.

Leggi anche:  L’economia eco-digitale raddoppierà nei prossimi cinque anni