Lenovo reinventa il portatile con lo Yoga Book

Finalmente una decisa innovazione dal marchio cinese che crea un 2-in-1 con funzionalità mai viste sinora. Ecco come è fatto

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In periodi duri e decisivi per il mercato di PC e notebook, Lenovo lancia una sfida per nulla banale. Dopo una serie di prodotti della gamma Yoga dotati di tastiera “girevole”, ecco arrivare Yoga Book, un dispositivo decisamente diverso. Presentato durante l’IFA di Berlino, si tratta di un portatile che rende possibile una vasta gamma di interazioni, sia in maniera classica che moderna. Stiamo parlando del potere sfruttare la tastiera estesa solita dei notebook o di un pannello touch su cui scrivere con un’apposita pen, anch’essa dalla doppia natura: inchiostro e digitale. Una serie di caratteristiche ed estensioni che rendono, ad oggi, lo Yoga Book unico nel panorama di riferimento.

Come è possibile

La “magia” della doppia usabilità è ancora maggiore se si pensa che avviene tutta sulla keyboard principale. Quest’ultima è realizzata all’interno di un pannello piatto, in cui i tasti non sono in rialzo ma rispondono alla pressione dell’utente grazie alla superficie sensibile al tocco. Quando si entra in una modalità idonea, basta posizionare un piccolo accessorio che tiene fermi i fogli sulla tastiera, per ottenere uno schizzo o un testo scritto sia in analogico che sul display al fianco. A cosa potrà servire un aggeggio del genere? A tutti coloro che sono soliti prendere appunti con penna e agendina e sono poi costretti a trascrivere tutto sul computer. In questo modo, e grazie a un software avanzato di riconoscimento, il processo è decisamente semplificato e maggiormente funzionale alla produttività. L’obiettivo di Lenovo è di rendere lo Yoga Book un oggetto di uso comune, per questo lo venderà entro settembre a 499 euro nella versione Android Marshmallow, 599 in quella Windows 10.

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