Smartphone pieghevoli: c’è anche Huawei

ZTE ha lanciato la moda, Samsung è pronta a seguirla ma la cinese non ha intenzione di restare indietro. Ha già un prototipo funzionante

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Ricorderemo lo ZTE Axon M come il primo vero e proprio smartphone con display flessibile mai commercializzato. In realtà, rispetto ai concept visti in precedenza, quello di ZTE è tutto fuorché un dispositivo rivoluzionario: non ha alcuno schermo pieghevole ma solo una cerniera che ne unisce due classici, visibili fronte-retro oppure affiancati, a mo’ di libro. Il motivo è semplice: al momento non esiste alcuna tecnologia concreta che permetta a un pannello di essere ripiegato su sé stesso e di mantenere una qualità decente almeno pari a quella dei prodotti odierni.

Il futuro è nell’OLED ma lo diciamo oramai da troppo. Eppure entro i primi mesi del 2018 dovremmo vedere il Galaxy X, cellulare figlio del futuro ipotizzato da Samsung già nel 2014, quando immaginava smartphone e tablet da aprire e chiudere con semplicità.

C’è anche Huawei

Il 2018 potrebbe essere l’anno dell’avverarsi di tali profezie e non solo per la sudcoreana. Un altro grande nome nel mercato mobile, Huawei, è già pronta a sfornare la propria iterazione di smartphone flessibile, come confermato dal CEO Richard Yu. In un’intervista al sito CNET, il capo di una delle compagnie più promettenti a livello globale ha detto: “Siamo già pronti, nei nostri laboratori abbiamo un prototipo funzionante. A bordo ci sono due schermi ma ancora non uniti del tutto. Non ci fa impazzire l’idea e per questo stiamo lavorando per migliorarla”. a quanto pare, i prossimi mesi saranno fondamentali per capire se davvero la cinese abbia le carte in regola per dare un simile slancio alla sua produzione, riducendo ancora di più il divario da Samsung e allungando su Apple, il marchio che più di altri sta soffrendo la strategia aggressiva di Huawei.

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