Twitter vede gli utili crescere dopo anni e bandisce la pubblicità dalla Russia

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Twitter ha chiuso in nero il terzo trimestre di quest’anno e impedisce ai due maggiori media russi di acquistare pubblicità per aver interferito nelle elezioni USA 2016

Twitter vede una fievole luce in fondo dal baratro in cui è sprofondato negli ultimi mesi. Per la prima volta da molto tempo il social network potrebbe chiudere il bilancio pareggiando utili e perdite. Nel terzo trimestre del 2017 i ricavi sono calati a 590 milioni di dollari (- 4,2%) ma sono state comunque superate le attese degli analisti ferme a 587 milioni. Il rosso è stato di appena 21,1 milioni se paragonato ai 103 milioni dell’anno passato. Twitter ha visto crescere la sua utenza del 4% arrivando a 330 milioni e al di sopra delle previsioni. Bisogna anche sottolineare che il CEO Jack Dorsey ha ammesso ufficialmente che i dati sono stati gonfiati negli ultimi 3 anni. Le cifre dovrebbero quindi essere riviste al ribasso di 1-2 milioni.

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Mentre gioisce per il bilancio chiuso in nero, il social network ha chiuso la porta a due importanti fonti di ricavi a causa dello scoppio del caso Russiagate, che in questi giorni ha causato qualche problema anche a Kaspersky. Twitter ha impedito di acquistare pubblicità a Russia Today e Sputnik, i due maggiori media russi. Lo stesso vale anche per tutti gli account a essi collegati. Il sito di microblogging ha sposato la tesi delle autorità statunitensi secondo cui le due aziende siano promotori di “messaggi del Cremlino” e ha motivando il bando affermando che la scelta “si basa sul lavoro retrospettivo che stiamo facendo sulle elezioni USA del 2016 e sulla conclusione della comunità di intelligence americana che sia Russia Today che Sputnik hanno tentato di interferire con le elezioni per conto del governo russo”.

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