Comune di Trento: servizi al top con Würth Phoenix

NetEye, la soluzione open source di IT system management, è stata scelta dall’ente trentino per monitorare i circa 200 servizi applicativi erogati

Al servizio di una città che ha quasi 120mila abitanti e che è capoluogo dell’omonima provincia, il Comune di Trento ha circa 1.500 dipendenti, trenta dei quali impiegati nella struttura IT. «Siamo un Comune particolarmente automatizzato e digitalizzato, con molti processi gestiti da applicativi dedicati» – spiega Nicola Zanella, CIO del Comune di Trento, precisando che «le postazioni di lavoro, tipicamente PC, sono circa 1.200, sparse nei diversi poli presenti in città, inoltre abbiamo un nostro data center interno che dispone di circa 110 macchine, tra fisiche e virtuali, e circa 10 terabyte di storage, mentre i servizi applicativi erogati sono circa 250». La presenza di un così alto numero di servizi applicativi rende essenziale disporre di un’infrastruttura che sia sempre performante in modo da dare servizi sempre disponibili e di qualità.

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MONITORARE I SERVIZI

«Quando sono arrivato al Comune, poco più di un anno e mezzo fa, mi sono subito impegnato per censire quanti e quali servizi venivano erogati e soprattutto come venivano monitorati» – prosegue Zanella. Il monitoraggio dei servizi è come noto fondamentale per poter intervenire in caso di malfunzionamenti, o per prevenirli, «ma ho presto notato che c’era una forte componente di intervento umano di monitoraggio, con pochi automatismi che riguardavano solo alcune componenti, mentre prevalevano di gran lunga i check quotidiani» – sottolinea Zanella. Bisognava quindi intervenire con una soluzione più strutturata, che prevedesse due livelli di monitoraggio: «Uno per comprendere se le macchine che erogano i servizi sono in funzione correttamente e l’altro per verificare se l’esperienza degli utenti dei vari servizi è positiva» – spiega Zanella, sintetizzando che «in sostanza eravamo alla ricerca di una soluzione che tenesse sotto controllo la rete, l’infrastruttura e i servizi di business, anche perché non siamo più quello che una volta si chiamava  CED, e che serviva soprattutto utenti interni. Oggi, ci rivolgiamo direttamente sia ai cittadini sia alle imprese, che usufruiscono dei servizi online sul nostro portale e si aspettano che siano sempre attivi».

SCEGLIERE L’OPEN SOURCE

La soluzione scelta è NetEye di Würth Phoenix, società con sede centrale a Bolzano attiva nell’ambito dei servizi e della consulenza IT, oltre che nello sviluppo di prodotti open source di IT management. La ragione di questa scelta è dovuta anche al fatto che «da molti anni il Comune di Trento ha deciso di privilegiare le soluzioni di tipo open source, e quando sono disponibili, ci si orienta su queste», spiega Zanella, specificando però che si è trattato di una scelta molto felice in quanto «in una mia precedente esperienza professionale avevo avuto modo di vedere all’opera NetEye, e ne avevo potuto toccare con mano sia le ottime funzionalità sia il favorevole rapporto tra costo ed efficacia, molto superiore anche a quello di prodotti molto blasonati».

VANTAGGI CONCRETI

Attualmente, NetEye viene impiegato per il monitoraggio infrastrutturale e di rete, cioè per il data center e per il network monitoring. «Abbiamo iniziato l’implementazione nello scorso febbraio e nel giro di tre o quattro mesi eravamo già operativi su buona parte delle nostre strutture, ma soprattutto siamo anche diventati autonomi nel giro di poco tempo» – fa notare Zanella. Evidenziando invece i vantaggi fin qui ottenuti, il CIO del Comune di Trento non ha dubbi: «In primo luogo, grazie al monitoraggio possiamo conoscere in dettaglio ciò che si governa, ma soprattutto in maniera strutturata e più immediata. Inoltre, abbiamo acquisito molta proattività, in modo da sapere ciò che sta accadendo prima che vi siano segnalazioni esterne. Infine, NetEye si è rivelato propedeutico per una gestione ancora più strutturata dell’erogazione dei servizi, di cui abbiamo da poco realizzato il catalogo completo, che a tendere ci servirà anche per stabilire una gerarchia, e riuscire – per esempio – a individuare quelli che devono essere attivi 24 ore su 24, magari con uno SLA dedicato».