Novità e cambiamenti a Passwor(l)d

La kermesse annuale di Passepartout, dal titolo “Evolving Solution”, offre all’azienda l’occasione per evidenziare le novità tecnologiche e le scelte strategiche fatte a favore di clienti e partner

La partecipazione è da record: oltre 400 le presenze registrate da tutta Italia, come dimostra la sala conferenze del Palazzo dei Congressi di Riccione gremita. «Ringraziamo soprattutto i partner che sono venuti da posti remoti d’Italia», ha dichiarato il presidente di Passepartout, Stefano Franceschini, dopo il benvenuto affidato all’amministratore delegato, Barbara Reffi. Che ha sottolineato i risultati ottenuti (crescita superiore al 9% nel mercato aziende, all’8% tra i professionisti e vicina al 26% nel retail) e come «i voti ricevuti nel corso dei sondaggi periodici che conduciamo sulla soddisfazione dei clienti mostrano che solo il 2% dichiara che non è soddisfatto dalle nostre soluzioni». Spunto che ha raccolto Franceschini, dichiarando che l’obiettivo di Passepartout è proprio quello di ridurre al minimo il numero di insoddisfatti e che Passwor(l)d aveva tra gli altri obiettivi quello di chiarire quali passi intende compiere l’azienda in tal senso. Poi, ricordando le promesse fatte ai partner nel passato, Franceschini ha aggiunto: «Siamo certi di riuscire a rispettare tutto ciò che abbiamo promesso: abbiamo investito molto, aggiunto nuove app, nuovi servizi, lavorando sull’integrazione web, sulla digitalizzazione e sulla grafica, concentrandoci sui dispositivi mobili». Inoltre, un importante sforzo è stato rivolto da Passepartout al tema della formazione, che è centrale nelle strategie dell’azienda.

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A seguire, Stefano Benzi, direttore applicazioni di Passepartout, ha illustrato le principali novità, sottolineando che «gli aggiornamenti richiesti dalla normativa fiscale ci tengono molto impegnati» e ricordando che Passepartout è l’unica azienda a fornire un tool come lo Store da cui è possibile scaricare gli aggiornamenti delle soluzioni acquistate dai clienti senza oneri aggiuntivi. Un’altra importante novità riguarda la possibilità di realizzare app personalizzate, sia in proprio che affidandosi a Passepartout. I vantaggi sono diversi: la possibilità di “brandizzare” la app con il proprio logo, per esempio, e di avere informazioni aggiuntive sui clienti che la utilizzano.

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L’intervento di Christian Pari ha poi evidenziato le problematiche innescate dall’obbligatorietà della fatturazione elettronica, che sarà operativa dal 1 gennaio 2019 per tutti, ma che già dal prossimo 1 luglio interesserà benzinai e subappaltatori, per l’abolizione delle schede carburante cartacee. «Passepartout è già pronta con tutti i tool e le procedure per gestire il flusso previsto di oltre 1,3 milioni di fatture dall’insorgere dell’obbligo».

Un approfondimento con il top management

Una chiacchierata con Reffi e Franceschini ha consentito di focalizzare ulteriormente obiettivi e strategie di Passepartout per il prossimo futuro. «Noi realizziamo soprattutto soluzioni per le Piccole e medie imprese – ha affermato Franceschini – e vogliamo dare ai nostri partner la possibilità di svolgere un importante ruolo consulenziale nei confronti dei clienti finali. Questo impone un continuo e forte impegno nella formazione, per essere sempre aggiornati e pronti ad affrontare le sfide più attuali». Questo include anche l’essere in grado di comprendere a fondo le esigenze dei clienti, da quelli aziendali a quelli più specializzati, come nel settore Horeca (Hotellerie, Restaurant, Café). D’ora in avanti ai partner verrà richiesta una certificazione di competenze legate al settore di mercato che affrontano. «Così, per esempio – ha spiegato Reffi – per le Pmi verrà richiesta una certificazione di competenze, mentre nei settori Horeca e Retail occorrerà una certificazione di prodotto. I programmi di certificazione partiranno da metà giugno e verranno svolti anche in videoconferenza; per i nuovi partner il programma è già attivo e li seguiamo per sei mesi anche attraverso un tutor, quindi sono “presi per mano e accompagnati”». «In alcuni casi (per esempio per gli sviluppatori, ndr) la formazione si svolge in laboratorio, presso la nostra sede – ha aggiunto Franceschini – e abbiamo un portale, Edupass, dove i partner possono rivedere tutto ciò che vogliono». In ogni caso, ha concluso Reffi, «vi sfido a citarmi una professione in cui oggi non sia necessario continuare ad aggiornarsi».

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