Ora è ufficiale, Facebook porta la pubblicità su Messenger

facebook messenger

Facebook ha ufficialmente introdotto i messaggi pubblicitari con riproduzione automatica all’interno delle chat di Messenger. La novità al momento è stata proposta solo ad alcuni utenti

Facebook sopravvive grazie alla pubblicità ed è quindi scontato che da mesi si parli della possibilità che gli annunci potessero infine essere inseriti all’interno di Messenger. Il social network ha effettivamente iniziato da tempo i test per questo progetto e oggi è arrivata la conferma che effettivamente gli spot compariranno all’interno delle chat. A dirlo è stato un portavoce di Facebook intervistato dal sito Quartz, che ha anche dichiarato che la novità è già diventata operativa questo lunedì per un ristretto numero di utenti.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Gli annunci pubblicitari verranno riprodotti in automatico e non potranno essere disattivati dagli utenti. Non sarà quindi possibile bloccare la visione degli spot mentre si conversa online con amici, parenti e conoscenti. Messenger permetterà solamente di nascondere un determinato annuncio nel caso venga ritenuto inappropriato o di segnalarlo. Gli utilizzatori della chat di Facebook, che con la nuova sezione Memories permette di rivivere i propri ricordi social, potranno comunque gestire le proprie preferenze in merito alla pubblicità. Imporre la riproduzione automatica potrebbe essere visto da molti come una limitazione fin troppo irritante ma secondo il numero uno del settore pubblicitario di Messenger, Stefano Loukakos, l’esperienza d’uso della piattaforma di messaggistica non cambierà di molto. “La priorità assoluta per noi è l’esperienza dell’utente. – ha detto il manager di Facebook a Recode – Quindi non sappiamo ancora se funzioneranno. Tuttavia, fino ad ora, quando abbiamo testato gli annunci di base gli elementi grafici non mostravano alcun cambiamento su come le persone usavano la piattaforma o sul numero di messaggi che inviavano”.

Leggi anche:  La CIA avrebbe creato falsi account sui social media per danneggiare il governo cinese