Librem 5 è il nuovo smartphone per la privacy

Negli USA ci riprovano, ecco un altro telefonino che promette di proteggere al massimo la privacy degli utenti, facendo a meno di Android e Play Store

Sin da quando Edward Snowden ha spifferato al mondo le tremende e riuscitissime tecnologie di spionaggio della NSA, i produttori di tecnologia hanno cercato di rafforzare meglio le difese dei loro gingilli hi-tech. Che si tratti di hardware o software, la corsa alla protezione anti-intrusione, governativa o indipendente che sia, vive un’implementazione continua, che interessa oramai tutti, privati cittadini come aziende di ogni dimensione.

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Ed è per questo che negli anni, periodicamente, leggiamo di compagnie che tentano di lanciare sul mercato terminali ultra-sicuri, a prova di hacker e manomissioni. Solo che l’esperimento finisce o con l’azzerarsi quando si utilizzano app e piattaforme di uso comune, con una sicurezza delegata lato server e non client, oppure col proporre smartphone sin troppo chiusi, che fanno passare la voglia di usarli.

Cosa sappiamo

Quale la soluzione? Secondo Purism è Librem 5. Negli ultimi anni, l’azienda di San Francisco ha lavorato su un telefono che promette più privacy e sicurezza rispetto agli altri. La società, che produce anche una serie di laptop potenziati da PureOS su base Linux, ha raccolto circa 2,6 milioni di dollari in crowdfunding per costruire il Librem 5. L’idea è di evitare l’utilizzo di Android e offrire un’alternativa che gira su un sistema privato, libero e open source, così da impedire che i proprietari vengano tracciati o spiati.

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La data di commercializzazione non è proprio vicina, aprile del 2019, ma almeno abbiamo un paio di dettagli in più sul prodotto. Ad esempio, una comoda funzione interna permetterà di disabilitare la fotocamera, il microfono, così come il Wi-Fi, il Bluetooth e altre componenti sia per specifiche app (cosa che pure Android da 8 in poi consente) che in maniera generale e temporanea, per evitare che virus e altri problemi prendano comunque possesso dei sensori del telefonino, senza destare sospetti.

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Difficilmente le masse si sposteranno su Librem 5 ma è evidente che mentre i grandi brand lavorano per aumentare le dimensioni dello schermo, portare a bordo della CPU l’intelligenza artificiale e migliorare la fotocamera, c’è chi si concentra su altro, la protezione delle informazioni personali. E man manco che la sensibilità su tali argomenti raggiungerà l’utente medio allora anche Purism potrà ritagliarsi un ruolo di tutto riguardo in un panorama fin troppo inflazionato.