Huawei sta testando Fuchsia sui propri smartphone

Google assume veterano di Apple per Fuchsia

Huawei sta testando Fuchsia di Google su uno smartphone Honor Play. Il nuovo OS potrebbe diventare la piattaforma di riferimento di Big G

E’ ormai risaputo che Google sta lavorando a un nuovo sistema operativo chiamato Fuchsia. Inizialmente sembrava che questa piattaforma, di cui è già possibile sperimentare una prima versione, potesse essere dedicata all’Internet of Things ma con il passare del tempo sono arrivate conferme che in futuro potrebbe andare a sostituire Android e Chrome OS. Google ha affermato che si tratta solo di un progetto sperimentale e che non c’è l’intenzione di lanciare il sistema operativo sul mercato nel breve periodo ma pare che alcuni produttori abbiano già iniziato a studiarne le potenzialità. Un ingegnere di Huawei ha infatti dichiarato di aver utilizzato il kernel Zircon di Fuchsia su un smartphone Honor Play dotato del processore HiSilicon Kirin 970, il prodotto fino ad oggi più avanzato realizzato dal terzo produttore di smartphone al mondo.

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Questo test potrebbe essere il primo passo verso la sperimentazione dell’OS di Google anche con prodotti top di gamma come Huawei P20 e P20 Pro o Honor View 10 che sfruttano lo stesso SoC. Tutte le indicazioni lasciano comunque presagire che Fuchsia sarà una piattaforma in grado di supportare non solo tablet e smartphone ma anche televisori, smart speaker e altri dispositivi connessi. A tal proposito negli ultime settimane sono emerse voci in merito a un misterioso terminale chiamato Sherlock basato sul nuovo sistema operativo. Nello specifico potrebbe trattarsi di uno smart display o della prossima versione di Google Home Hub. Resta il fatto che Google sta mantenendo un certo riserbo in merito al suo lavoro su Fuchsia e al momento non è possibile avere la certezza su quale sarà il suo utilizzo. Android è la piattaforma mobile più diffusa al mondo quindi non ci sono motivi particolari per cui Google dovrebbe realizzarne una alternativa. Per quanto riguarda tutti gli altri dispositivi connessi, invece, potrebbe risultare una vera e propria rivoluzione.

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