Nel futuro di Uber scooter e biciclette a guida autonoma

Nel futuro di Uber scooter e biciclette a guida autonoma

Sembra una bufala ma non lo è: un giorno guideremo le due ruote senza mani, secondo una società californiana

Uber ha avuto la sua dose di problemi per portare avanti il progetto di guida autonoma per i veicoli ma non si è data mai per vinta. Tanto che nel futuro della compagnia potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione self-driving, che questa volta interessa oltre al di là delle quattro ruote. Come ha infatti spifferato sul web Chris Anderson, CEO di 3D Robotics, Uber sta già lavorando su un’iniziativa che poterà anche scooter e biciclette a navigare da sole per la città, per raggiungere la destinazione con il percorso più rapido, sicuro e ottimizzato. A quanto pare, il gruppo statunitense è attualmente alla ricerca di ingegneri da impiegare nella divisione apposita, che potrebbe entrare nel pieno del business nel giro di qualche mese.

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Cosa sappiamo

Secondo quanto riferito, il team lavorerà all’interno di Uber Jump, la divisione di biciclette elettriche della compagnia, formato lo scorso aprile, dopo che Uber ha acquisito le attività dell’omonima Jump. Il perché di un’idea del genere? Semplice, oltre che come beneficio per pendolari e ciclisti occasionali, una tecnologia di guida autonoma per le due ruote sarebbe utilissima alla gestione delle flotte, quello che è attualmente un problema per aziende come Ofo, il cui sharing è (era, a quanto pare) disponibile anche da noi. In che senso? Ci sono ore critiche del giorno in cui strade, marciapiedi e zone di passaggi sono invase da questi bicicli, che si trasformano da servizio utile a calamità per i pedoni. Con un’intelligenza e un motore senziente di bordo, Ofo e simili potrebbero tornare da sole verso le stazioni di ricarica o i garage specifici.

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Tutto molto bello e futuristico ma senza una data precisa ancora. Uber ha già affrontato una piccola parte di questo puzzle introducendo il supporto per le batterie sostituibili nelle sue bici Jump, che consente all’azienda di ridurre i tempi di ricarica quasi a zero ma dovrà fronteggiare aspetti certamente più complessi per garantire che l’impresa sia davvero funzionale e utile, oltre che come spesso accade, solo curiosa e notiziabile.