Il successo del Paese passa da digitalizzazione e formazione. Parola di Satya Nadella

Cosa ne pensa Microsoft della vicenda Sam Altman?

Microsoft annuncia il programma Ambition Italia in occasione dell’Innovation Summit

Qualunque cosa significhino «Il mondo sta diventando un computer» e l’altrettanto difficile da falsificare «L’informatica è sempre più connessa a ogni aspetto della nostra vita quotidiana», il messaggio con il quale prende il via lo speech di Satya Nadella, CEO di Microsoft cattura immediatamente l’attenzione dell’affollato parterre di manager e imprenditori che lo scorso 30 maggio ha affollato l’Aula Magna dell’Università Bocconi, oggi guidata da quel Mario Monti che nel lontano 2004 in qualità di Commissario UE per la concorrenza comminò all’azienda di Steve Ballmer una multa di 479 milioni di euro per abuso di posizione dominante cambiando radicalmente l’orientamento dell’Europa nei confronti dei giganti della Silicon Valley. Chissà in che misura tutto questo influenzò le strategie di Microsoft. Oggi i concetti di cui si nutre l’azienda sono Tech intensity e trust – parole chiave su cui si sviluppa il ragionamento di Nadella, le porte capaci di aprire le opportunità più ghiotte per partner e aziende capaci di coglierle. Insieme a dati, software, artificial intelligence (AI) rispettivamente il petrolio, la trivella e il motore di questa trasformazione – ingredienti da maneggiare con quella competenza che solo la formazione può dare. Anche attraverso nuove forme e contesti. Ad esempio utilizzando la realtà aumentata in ambito industriale per gli interventi di assistenza da remoto come ha illustrato nel suo intervento Stefano Brandinali, CIO di Prysmian Group.

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Alla fine degli anni novanta – alcuni se lo ricorderanno – ci si interrogava sul futuro di internet. Nessuno metteva in dubbio la centralità delle università per l’istruzione superiore. Si vaticinava però che la rete 2.0 capace di connessioni più stabili e potenti, avrebbe favorito lo sviluppo di servizi di insegnamento e formazione a distanza affiancando le strutture tradizionali. La tecnologia avrebbe mitigato lo squilibrio nel campo dell’istruzione tra paesi, gap che oggi come allora rallenta le possibilità di sviluppo offerte dalla digitalizzazione. Previsioni avveratesi solo in parte e i grandi nomi dell’IT – ne abbiamo parlato qui – preoccupati dalla mancanza di competenze digitali anche nei paesi più evoluti, spingono perché questo scarto sia colmato al più presto attraverso massicce dosi di formazione. Microsoft a questo proposito alla fine dello scorso anno ha lanciato Ambizione Italia, iniziativa che attraverso una rete di partner mira a coinvolgere mezzo milione di persone tra studenti e professionisti e a certificarne sulle nuove competenze almeno 5000 entro i prossimi tre anni. In tandem con l’intelligenza artificiale – che in Microsoft preferiscono definire Augmented intelligence – si stima potrebbe impattare per l’1% sul Pil italiano e addirittura del 12% in termini di produttività. Il concetto di collaborazione è il propano della spinta all’innovazione. Ma serve fiducia tra gli attori dell’ecosistema e il collante in grado di rafforzarla e garantirla è la sicurezza. A questo proposito Nadella cita il GDPR di cui si dichiara entusiasta sostenitore, richiamando l’importanza della difesa della privacy. L’auspicio, sottolinea il numero uno di Microsoft, è che la tecnologia crei crescita economica e sia allo stesso tempo equa, senza lasciare indietro nessuno.

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Nel denso programma dell’Innovation Summit non sono mancate incursioni in temi contigui all’IT incentrati sulla ricerca e l’innovazione. In particolare Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, ha ripercorso le tappe principali dei progressi compiuti dalla robotica negli ultimi vent’anni grazie anche al contributo dei team di scienziati italiani che operano nei centri di ricerca del nostro Paese, all’avanguardia non solo a livello europeo. Altrettanto brillante l’intervento di Giancarlo Sudano, Technology Solution Professional, Azure Application Development Microsoft Italia che ha illustrato i passi in avanti nella realizzazione dei primi computer quantici, uno dei pilastri della prossima ondata digitale.