Transizione energetica: Prysmian, 50% di ricavi da prodotti low carbon entro il 2022

Per il 72% delle aziende il Quality Engineering può contribuire all’impatto ambientale dell’IT sostenibile

Impegno verso la riduzione dell’impatto ambientale, innovazione tecnologica sostenibile, diversity & inclusion e impatto sulle comunità

Prysmian Group ha approvato la Dichiarazione non Finanziaria 2019 e definito i nuovi obiettivi di sostenibilità a medio termine entro il 2022, in linea con i Sustainable Development Goal delle Nazioni Unite.

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”Avere un impatto sostenibile sul Pianeta, sulle Persone e sugli Utili è parte del DNA di Prysmian Group – sottolinea il CEO Valerio Battista – perché per una Public Company l’allineamento degli interessi di tutti gli Stakeholders è realmente di fondamentale importanza. Inoltre, la transizione energetica è il nostro core business e principale driver di crescita. Da sempre l’innovazione, lo sviluppo del prodotto e la competitività rappresentano il fulcro della nostra strategia: investiamo ogni anno oltre 100 milioni di euro in Ricerca & Sviluppo”.

Prysmian rafforza costantemente la propria offerta di tecnologie a sostegno della transizione energetica e si impegna a incrementare la percentuale dei ricavi da “low carbon products” al 50% entro il 2022. I sistemi in cavo sottomarino e terrestre per la trasmissione e distribuzione di energia, i cavi per applicazioni nelle energie rinnovabili e i cavi in fibra ottica sono infatti di importanza strategica per la transizione energetica e verso una economia de-carbonizzata. Prysmian Group è stata recentemente inclusa da Morgan Stanley nella lista delle trenta aziende al mondo protagoniste della transizione energetica, che vedrà investimenti per oltre 114 miliardi di euro entro il 2030.

Prysmian si impegna inoltre alla decarbonizzazione e all’economia circolare in termini di processi produttivi, con l’obiettivo per il 2022 di diminuire del 2-3% le emissioni di CO2 e del 3% i consumi energetici, portando al contempo al 66% la percentuale di rifiuti riciclati. Oltre all’attenzione per il Pianeta, Prysmian ha sempre considerato le Persone una priorità: la continuità operativa che le Persone in Prysmian hanno saputo garantire durante la crisi del Covid-19, forti del senso di protezione e di supporto grazie alle straordinarie misure di prevenzione adottate, è stata una grande ricompensa per Prysmian. L’azienda è inoltre impegnata a incrementare la percentuale di donne che ricoprono posizioni executives al 18% e di white collars donne al 40% (Side by Side project), aumentando al contempo gli indici che misurano il livello di engagement dei dipendenti nella vita aziendale e supportando una cultura di massima attenzione alla sicurezza dei luoghi di lavoro.

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Con l’obiettivo di integrare realmente le tematiche ESG Environment Social e Governance nelle strategie di business, Prysmian Group ha varato una nuova politica di remunerazione che lega l’erogazione di incentivazioni salariali al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità a breve e lungo termine.

Il Gruppo ha inoltre creato un nuovo Comitato Sostenibilità all’interno del Consiglio di Amministrazione. Presidente è la Consigliera Monica de Virgiliis, altri membri sono Mimi Kung e Maria Letizia Mariani.

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo ha anche approvato il Bilancio di Sostenibilità – Dichiarazione non Finanziaria 2019. Il valore economico generato totale è ammontato a 11.653 milioni di euro. Nella dimensione ambientale le emissioni di CO2 sono ammontate a circa 890.000 tonnellate, mentre i consumi energetici a circa 10.000.000 GJ. La percentuale di dipendenti azionisti che aderiscono al programma YES ammonta a circa il 33%.