Prysmian Group annuncia i risultati finanziari

Equinix annuncia i risultati finanziari del 2023

Risultati in miglioramento nel terzo trimestre. Forte resilienza del Business Energy. Performance positiva di Renewables e On-shore Wind in Nord America

Il Consiglio di Amministrazione di Prysmian S.p.A. ha approvato oggi i risultati consolidati di Gruppo dei primi nove mesi del 2020. Ricavi €7.488M con una variazione organica del -9,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019 (escludendo il segmento Projects). L’andamento organico delle vendite del terzo trimestre 2020 evidenzia un trend in sequenziale miglioramento (-5,2% rispetto al terzo trimestre 2019, escludendo il segmento Projects), a conferma della resilienza e solidità dell’organizzazione e della validità delle misure di contrasto agli effetti della pandemia Covid-19.

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EBITDA ADJ a €647M (€773M nei nove mesi 2019), con sostanziale tenuta dei margini (EBITDA Adjusted su Ricavi a 8,6% vs 8,9%). Nel terzo trimestre migliora la marginalità con un rapporto EBITDA Adj su Ricavi al 9,1% vs 9,0% del terzo trimestre 2019.
Indebitamento Finanziario Netto a €2.669M, in miglioramento grazie alla forte capacità di generazione di cassa con Free Cash Flow a €617M nei dodici mesi ottobre 2019-settembre 2020.

“I risultati dei primi nove mesi 2020 confermano la resilienza del Gruppo Prysmian di fronte agli effetti fortemente negativi della pandemia Covid-19”, commenta l’Amministratore Delegato Valerio Battista. “In particolare, si evidenzia il recupero del trend organico dei ricavi nel terzo trimestre, pressoché in tutte le aree di Business ma in misura particolare nell’Energy. A livello di redditività i risultati mostrano resilienza ancora più forte, con margini stabili anche nel raffronto nove mesi 2020 su nove mesi 2019 e in miglioramento nel terzo trimestre. A contribuire alla tenuta del business e alla solidità patrimoniale dell’azienda, è stata anche l’integrazione con General Cable che consideriamo completata e che ha dato vita a un Gruppo con una più equilibrata presenza geografica e un portafoglio prodotti integrato, con sinergie generate pari 175 milioni di euro. La situazione permane critica in tutte le aree geografiche, ma sulla scorta dei risultati al 30 settembre, possiamo confermare con fiducia gli obiettivi per l’intero esercizio aggiornati in seguito all’insorgere della pandemia”.

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RISULTATI ECONOMICO FINANZIARI

I Ricavi di Gruppo sono ammontati a €7.488 milioni con una variazione organica del -9,4% (escludendo il segmento Projects), confermando la resilienza del Gruppo in un contesto macroeconomico e di mercato reso difficile dalla pandemia Covid-19. Il miglioramento sequenziale delle vendite organiche nel terzo trimestre (-5,2% nel terzo trimestre escludendo Projects) dimostra la buona resilienza del Gruppo, che grazie alla capacità reattiva e alla flessibilità organizzativa della supply chain ha potuto cogliere opportunità di recupero dove si sono presentate. In particolare, a dimostrare forte resilienza è il segmento Energy (crescita organica del terzo trimestre pari a -4,2%) grazie al miglioramento del mix di prodotto e geografico, alla flessibilità della supply chain e all’efficacia del cost management. Positive le performance nei mercati Renewables (crescita organica dei primi nove mesi pari a +10,3%) e On-shore Wind in Nord America (crescita organica dei primi nove mesi pari a +7,3%). Nel terzo trimestre in recupero anche il Telecom (in Nord America) con un miglioramento della variazione organica delle vendite. Nel segmento Projects si registra il recupero delle vendite organiche nel terzo trimestre nell’High Voltage Terrestre, che maggiormente aveva risentito dell’impatto sulla produzione e installazione causato dalla pandemia.

L’EBITDA Adjusted1 si attesta a €647 milioni (€773 milioni nei primi nove mesi del 2019), dato che riflette la diminuzione delle vendite. La redditività è ben sostenuta dalle azioni di contenimento dei costi e dal miglioramento del mix di business, con un rapporto EBITDA Adjusted su Ricavi sostanzialmente stabile nei primi nove mesi (8,6% vs 8,9% dei primi nove 2019) e in recupero nel terzo trimestre (9,1% vs 9,0% del terzo trimestre 2019). Nel segmento Energy si evidenzia il sensibile miglioramento della profittabilità della Power Distribution, sulla spinta delle performance On-shore Wind in Nord America e delle Renewables.

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Stabile la redditività di Projects, in recupero nel terzo trimestre grazie alla buona esecuzione dei progetti Submarine e al superamento di alcune delle inefficienze causate dal Covid-19 nell’High Voltage terrestre. Nel Telecom si registra una stabilizzazione dei margini in particolare grazie alle azioni di contenimento costi risultate efficaci nel contrastare pressione sui prezzi e calo dei volumi.

L’EBITDA ammonta a €601 milioni (€711 milioni nei primi nove mesi 2019), includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a €46 milioni (€62 milioni nei primi nove mesi 2019).

Il Risultato Operativo è stato pari a €294 milioni (€479 milioni nei primi nove mesi del 2019), anche per effetto della svalutazione parziale degli asset nella regione Sud Europa per €43 milioni.

L’Utile Netto2 si attesta a €140 milioni (€271 milioni nei primi nove mesi del 2019).

L’Indebitamento Finanziario Netto è sceso a €2.669 milioni al 30 settembre 2020 (€3.027 milioni al 30 settembre 2019; €2.140 milioni al 31 dicembre 2019). L’azione di deleverage è stata particolarmente supportata dalla capacità di generazione di cassa dell’azienda con il Free Cash Flow dei 12 mesi settembre 2019 – settembre 2020 a €617 milioni I principali fattori che hanno influenzato l’Indebitamento Finanziario Netto negli ultimi 12 mesi, sono:

▪ Flusso netto delle attività operative generato prima delle variazioni di capitale circolante pari a €811 milioni
▪ Assorbimento di cassa per €73 milioni dovuto a costi di ristrutturazione e integrazione
▪ Diminuzione del capitale circolante netto per €369 milioni
▪ Investimenti netti operativi pari a €279 milioni
▪ Oneri finanziari netti pagati per €85 milioni
▪ Imposte pagate pari a €117 milioni
▪ Distribuzione dividendi per €71 milioni
▪ Effetti dell’applicazione del principio IFRS16 sul debito pari a €106 milioni
▪ Altri effetti pari a € 82 milioni anche dovuti alla svalutazione dei cambi

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