La PA alla prova tra convergenza dei servizi e superamento del digital divide

Come coniugare la domanda crescente di servizi al cittadino e superamento del digital divide, investimenti in nuove tecnologie e crisi economica, ruolo locale e governance nelle politiche ICT su scala nazionale? Per realizzare questa sintesi, non priva di stimolanti provocazioni, Seltatel ha scelto il suggestivo scenario del XII secolo dell’Abbadia di Fiastra, nell’Appennino marchigiano, a pochi chilometri da Tolentino, in provincia di Macerata.
Proprio la provincia di Macerata è stata sostenitrice di quest’iniziativa che ha coinvolto le quattro Università delle Marche, gli Enti di sviluppo delle reti e dei servizi innovativi di Marche, Emilia ed Umbria, i fornitori di tecnologie di VoIP e di Unified Communications, per discutere di come nuovi servizi e nuove tecnologie possano valorizzare una Pubblica Amministrazione Centrale e Locale che, ha ricordato l’amministratore delegato di Seltatel, Carlo Tagliaferri, “oltre a rappresentare quote importanti del Pil e dell’occupazione, è anche lo specchio di realtà ampiamente differenziate ma che aspirano a standard di servizi comuni e di eccellenza europea”.

La buona notizia, ha sottolineato ancora Tagliaferri “è che l’investimento nelle nuove tecnologie, anche e soprattutto in momenti di crisi economica non solo svolge una preziosa azione anticiclica ma è anche l’unico mezzo per ottenere contemporaneamente migliori servizi per cittadini ed imprese e riduzione dei costi”. Da qui, la necessità di un sistema di politiche coerenti, con condivisione delle esperienze e best practices e un approccio comune superando anche soluzioni individualistiche che si traducono in maggiori costi di acquisizione e implementazione.

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La scommessa dell’IP per più servizi a meno costi
Sono le reti a larga banda e le tecnologie di comunicazione basate sul VoIP a fornire una efficace leva per quest’obiettivo: più servizi ai cittadini, meno costi, più trasparenza, maggiore aiuto alle imprese, meno sprechi per tutti. Per esempio, con i nuovi sistemi di comunicazione, SAMIP di Seltatel – in Convenzione Consip – si pongono le basi per una comunicazione voce-dati integrata, permettendo di crescere dalle funzioni di centralino full VoIP per aggiungere quelle di contact center multi-canale e multimediale, di sistema per la video-comunicazione, di infrastruttura per interagire con gli utenti remoti inseriti nella rete.
La comunicazione unificata (Unified Communications), a sua volta tra i protagonisti del convegno con la diretta partecipazione di Microsoft, è uno dei terreni nei quali queste prospettive possono concretarsi più rapidamente. “Un sistema basato sulla convergenza IP e la collaboration offre alla P.A. innumerevoli vantaggi”, ha sottolineato Tagliaferri: “si possono creare gruppi di lavoro virtuali per seguire più velocemente i progetti, la comunicazione con gli uffici remoti dello stesso ente avviene praticamente a costo zero sfruttando le reti a larga banda, aumenta la reperibilità degli utenti e l’accesso ai documenti è enormemente facilitato aprendo la via alla dematerializzazione documentale ”. Grazie alla partnership che Seltatel, prima tra le aziende europee del settore, ha stabilito con Microsoft, tutte le procedure possono essere inoltre ricondotte nelle diffuse applicazioni di Office, posta elettronica compresa.
Basta un click del mouse per decidere se comunicare per telefono, fisso o mobile, per e-mail, per fax, o lasciare un messaggio nella casella di posta. “Una migliore relazione tra la pubblica amministrazione e il cittadino, obiettivo di programmi come e-Government 2012, non solo è resa possibile dal connubio virtuoso tra tecnologie e organizzazione, ma si traduce anche in minori costi diretti e indiretti: miglior sfruttamento delle risorse, flussi operativi più lineari, meno tempo perso per gli uffici e per gli amministrati”, ha sottolineato Roberto Garagozzo, responsabile delle attività PA Centrale di Seltatel.

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Le esperienze della PA
La Pubblica Amministrazione si sta muovendo anche se, come è stato rilevato al convegno Seltatel, non sempre con la stessa velocità, a causa anche di un numero a volte eccessivo di centri decisionali e di relative sedi di governance. Massimo Parrucci di Lepida, Bruno Castellani, Amministratore Unico di Centralcom, Flavio Corradini dell’Università di Camerino e rappresentante del centro di e-Government della Regione Marche hanno portato la testimonianza di una progressiva crescita delle infrastrutture e degli impegni per portare i servizi digitali ai cittadini perché, ha sottolineato Giovanni Cancellieri dell’Università Politecnica delle Marche – che ha coordinato i lavori – qualità dei servizi e qualità delle reti, vanno di pari passo. Una relazione che, ha indicato Alessandro Bogliolo, dell’Università di Urbino, “tocca direttamente il nodo della neutralità della rete e dell’universalità dell’accesso”. E’ toccato a Luigi Romagnoli, responsabile IT della provincia di Ancona, illustrare il caso virtuoso di riorganizzazione delle attività attorno ai concetti di Unified Communications e di collaborazione all’interno di gruppi di lavoro resi dinamici dalle nuove forme di convergenza digitale realizzato nel capoluogo marchigiano.

Una rete universale per un servizio universale
Lo sviluppo dei servizi on-line – questo un dei leit-motiv del convegno – è davvero in grado di trasformare lo scenario e portare benefici generalizzati se questi servizi sono disponibili effettivamente a tutti i cittadini: un problema di natura culturale, socio-generazionale ma anche, naturalmente, di garanzia di disponibilità di un servizio di accesso a larga banda universale, tanto più necessario proprio nelle aree più periferiche.
In altre parole, per l’Italia del disagio geografico, fatta da molte aree e comuni isolati o lontani dai centri maggiori, i servizi on-line possono essere una carta per portare nuovi servizi, ma occorre che all’isolamento geografico non si aggiunga quello digitale, visto che una quota ancora a due cifre della popolazione non è raggiunta dalla larga banda o ha comunque accessi inferiori al “mega”. “Le nuove reti, i nuovi servizi e la convergenza applicativa”, ha sottolineato ancora Carlo Tagliaferri “sono parti di un medesimo disegno. L’impegno di Seltatel, dalla ricerca e sviluppo alla creazione di un eco-sistema di partnership con quest’obiettivo, è una carta in più per i progetti di un e-Government sostenibile e per migliori servizi al cittadino”.

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