Ex dirigente Microsoft accusa Steve Ballmer di “eliminare chi minaccia la sua leadership”

Joachim Kempin, vice presidente marketing di Microsoft, ha descritto Steve Ballmer come un despota. In una intervista che faceva da cornice alla presentazione di un libro, Kempin ha accusato il CEO di soffocare l’azienda con i suoi comportamenti, volti a eliminare qualunque forma di concorrenza alla sua leadership in azienda. “Si tratta di un grande CEO? Non la penso così”- ha affermato l’ex dirigente Microsoft – “Se Microsoft vuole tornare in gioco seriamente, ha bisogno di un grande cambiamento nella gestione”.

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Molte occasioni perse

“Microsoft ha perso tutte le opportunità quando ero ancora in azienda. Tablet, smartphone… Avevamo un tablet e un software per tablet già quando è uscito Windows XP, ma questi prodotti non sono mai stati seguiti correttamente”, continua l’ex dirigente Microsoft, che è pronta a sbarcare in Europa con i suoi punti vendita. Poi, riferendosi a Surface, rincara la dose: “Basti pensare alla beffa di Microsoft che esce con un proprio tablet, cercando di imitare Apple”.

Largo ai giovani

Kempin conclude suggerendo a Microsoft di cambiare i propri vertici aziendali, magari scegliendo un candidato più giovane e meno votato a pensare solamente ai suoi interessi: “Hanno bisogno di una persona con età compresa tra 35 e 40 anni, che capisce la generazione di Facebook e della community mobile. Non hanno bisogno di una persona che salga sul palco con un look aggressivo e feroce per annunciare la prossima versione di Windows pensando di trarre vantaggi da questo tipo di esibizioni”.

Alla luce di questa intervista forse saranno da riconsiderare i motivi per cui Steve Sinofsky ha lasciato Redmond. Colpa dei tablet Windows 7 o di Ballmer?

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