Arriva l’ok da parte del Ministero della Salute sul provvedimento già precedentemente approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 14 febbraio, riguardo alla vendita dei medicinali online.
Ma quali sono i farmaci che si potranno vendere in Rete? Non tutti, certamente. Solo quelli considerati “da banco”, ossia che non necessitano della prescrizione medica per essere venduti nelle farmacie e parafarmacie.
Il logo garanzia di qualità
Per orientarsi meglio e identificare subito i prodotti commercializzabili online, ad ogni prodotto verrà assegnato un “bollino di qualità” rilasciato direttamente dal Ministero, unitamente ad un logo identificativo; un link apposito condurrà direttamente al sito ministeriale, dando la possibilità all’utente di avere sempre sotto controllo i movimenti del farmaco in questione.
Inoltre per ogni medicinale esisterà un elenco di riferimento di esercizi autorizzati alla vendita, identificati da link specifici.
Federfarma: un passo avanti per la tutela dei cittadini
Si va sempre di più nella direzione di garantire e tutelare il bene dei cittadini, anche per questo Federfarma si dichiara soddisfatta e considera un grande passo in avanti questa decisione del Ministero della Salute.
Novità accolta positivamente anche dalle stesse farmacie e parafarmacie, che sei sentono maggiormente tutelate contro i siti che vendono spesso farmaci falsificati a somme considerevoli, ingannando sempre più spesso gli ignari cittadini, con grossi rischi anche per quanto riguarda la salute.
E a proposito di strumenti online utili a servizio degli italiani, ricordiamo che a novembre dell’anno scorso l’Aifa aveva creato un database online unico per i farmaci, una banca dati contenente i bugiardini di oltre 8mila medicinali.
Così esprime la propria soddisfazione la presidente di Federfarma, Anna Rosa Racca: ”Giudichiamo positivamente il recepimento della direttiva Ue perché in questo modo il cittadino sarà maggiormente garantito nell’acquisto di farmaci online, potendo riconoscere quali sono i siti autorizzati ed evitando così i tanti siti illegali”.