Il Nobel Randy Schekman attacca le riviste scientifiche

Il premio Nobel Randy Schekman si scaglia contro le riviste scientifiche che pensano più all’appeal mediatico delle ricerche che alla valenza del loro contenuto scientifico

Il premio Nobel per la medicina Randy W. Schekman, che ha scoperto come operano i meccanismi di trasporto all’interno delle cellule, ha criticato fortemente le riviste scientifiche, che considera “un male per la Scienza” e “tiranne”. Secondo il biologo pubblicazioni come Nature, Cell e Science guardano più allo scoop che alla valenza scientifica delle ricerche e ciò influenza negativamente anche il lavoro degli scienziati.

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Schekman: “Le riviste scientifiche sono tiranni”

Schekman afferma che le riviste scientifiche pubblicano le ricerche con più appeal mediatico, spesso tralasciando quelle che portano vera innovazione. Questo sistema malsano spingerebbe alcuni ricercatori addirittura a modificare i risultati pur di ottenere una pubblicazione. Il biologo ha attaccato anche gli editori che, non essendo scienziati, preferiscono pensare allo scoop e al profitto piuttosto che alla Scienza 

“Esattamente come Wall Street deve cancellare la vecchia cultura dei mega stipendi, – ha spiegato Schekman – allo stesso modo la scienza deve smetterla di assecondare la tirannia dei giornali di lusso”. Infine, il premio Nobel ha affermato che i suoi laboratori presso l’Università di Berkeley, in California, non invieranno alcuno studio a questo tipo di riviste e ha consigliato ai suoi colleghi di seguire il suo esempio e di virare verso piattaforme open acess come eLife.

La risposta degli editori

“Selezioniamo i lavori da pubblicare sulla base della loro rilevanza scientifica da oltre 140 anni” – ha affermato il redattore capo di Nature Philip Campbell – “Il sostegno che riceviamo dagli autori e dai critici sono l’unica conferma di cui abbiamo bisogno. Questo può portare a un certo successo mediatico, ma i nostri editori non considerano questo come l’obiettivo del nostro lavoro”.

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