La Campania riparte dalle startup

Secondo i dati di Infocamere, in Campania sono state registrate più di ottanta imprese negli ultimi dodici mesi, ciò certifica quello che è evidente ormai a tutti: si può uscire dalla crisi puntando sull’innovazione. Tanto è vero che anche le istituzioni, in particolare la Regione Campania hanno messo in campo alcune misure ad hoc.

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Sono il Fondo rotativo per lo sviluppo delle Piccole e medie imprese – Misura ‘Start up’ e l’Ecosistema regionale a favore della nuova imprenditoria innovativa.

Il Fondo rotativo per lo sviluppo delle Piccole e medie imprese – Misura Start up, è stato finanziato con 30milioni di euro attraverso procedure gestite dalla società  in house di palazzo Santa Lucia, Sviluppo Campania e i soggetti beneficiari sono essenzialmente giovani under 35 e donne. Così si punta a promuovere la nascita di nuove imprese sul territorio, sostenere investimenti di piccole dimensioni finalizzati all’innovazione dei processi delle imprese regionali.

Il costo ammissibile per accedere al fondo rotativo va da un minimo di 25mila a un massimo di 250mila euro che, essendo appunto parte di un fondo rotativo, saranno poi restituiti dai soggetti beneficiari. Per poter accedere al fondo, occorre presentare domanda attraverso i siti internet www.sviluppocampania.itwww.economia.campania.it oppure www.porfesr.regione.campania.it.

La seconda misura è invece l’Ecosistema regionale a favore della nuova imprenditoria innovativa – Campania in Hub e prevede la messa a sistema di esperienze, know how e competenze specifiche dei soggetti regionali per dare vita a un sistema campano per l’incubazione e la creazione di impresa. Soggetto attuatore, in questo caso, è Campania Innovazione. I finanziamenti previsti per questa misura sono contenuti nella Finanziaria regionale del 2013, pubblicata sul Burc, con la quale si istituisce la Rete Regionale degli Incubatori, in coerenza con la normativa nazionale in materia di certificazione degli incubatori e con le misure di sostegno allo sviluppo d’impresa e delle start up innovative

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Ne abbiamo parlato con Edoardo ImperialeDirettore Generale di Campania Innovazione.

La Campania inizia a fare Sistema cosa sta succedendo?

E’ ormai assodato che lo sviluppo economico di un territorio, oltre che attraverso il sostegno al sistema produttivo, passa anche attraverso la creazione di nuove iniziative imprenditoriali. Le start-up per loro natura nascono nell’ottica di assecondare l’evoluzione delle idee nate nell’ambito della ricerca e sono quindi per definizione “innovative”. Sull’onda del successo delle esperienze fatte in altri ambiti paesi, anche in Italia l’attenzione si sta focalizzando sulla creazione d’impresa come motore di sviluppo.
Infatti, dall’inizio dell’anno, un vero e proprio esercito di italiani ‘under 35’ ha deciso di tentare la carta dell’impresa scegliendo, come si diceva una volta, di mettersi ‘in proprio’. Delle quasi 300mila imprese nate tra l’inizio dell’anno e la fine di settembre, infatti, oltre 100mila (il 33,9%) hanno alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni di età. La culla di questa vitalità imprenditoriale è il Sud, dove ha sede il 38,5% delle nuove imprese giovanili, con quasi 40mila attività aperte in nove mesi.

Tutto questo fervore rischia di rimanere incompiuto se non si riesce ad assicurare alle neonate iniziative la creazione di un vero e proprio ecosistema favorevole alle startup e all’attrazione di talenti. A questo proposito, gli incubatori d’impresa, i centri servizi, gli acceleratori, i parchi scientifici e tecnologici e tutti gli stakeholder che in qualche modo prestano le proprie professionalità all’assistenza ed al supporto delle start-up, possono svolgere un ruolo determinante nell’ambito della strategia regionale.

Quali saranno le opportunità che avranno i giovani startuppers?

Gli interventi messo in campo dall’amministrazione regionale a favore della nuova imprenditorialità si compongono di un insieme integrato di azioni. Anzitutto, la Regione Campania ha varato un bando da 30 milioni di euro, che arriverà a 56 in una seconda fase, che prevede contributi (da 25mila euro a 250mila) a start up innovative composte da giovani sotto i 35 anni o donne. I fondi a sostegno dell’iniziativa arrivano dal fondo rotativo per lo sviluppo delle Pmi. I beneficiari dell’agevolazione potranno usufruire di finanziamenti a tasso zero, da restituire in massimo 7 anni con 24 mesi di preammortamento, decorrenti dalla data della prima erogazione. Il bando sarà gestito da Sviluppo Campania. Ma non solo. È possibile accedere ai fondi del bando “Sportello dell’innovazione”, con una dotazione finanziaria di 75 milioni di euro per 4 linee di azione. Obiettivo della misura è quello di offrire sostegno finanziario a progetti di ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico e a iniziative di investimento produttivo di prima industrializzazione finalizzate all’innovazione.

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Gli interventi vanno visti come un’azione di insieme che si completa proprio nell’ambito delle attività dell’ecosistema regionale a favore della nuova imprenditoria innovativa. Legge finanziaria regionale 2013 prevede che Campania Innovazione, per il tramite di Campania In.Hub, operi per mettere a sistema le esperienze, il know how, e le competenze specifiche dei soggetti territoriali impegnati nello startup d’impresa (incubatori, PST, centri servizi etc) al fine di strutturare un vero e proprio “sistema campano per l’incubazione e la creazione di impresa”, attraverso un coordinamento per l’erogazione dei servizi di assistenza e la definizione di strategie condivise. In Campania sono state mappate ben 28 strutture, tra classiche e modelli emergenti, che operano per la creazione di impresa (incubatori, PST, Fab Lab, acceleratori, centri servizi). I soggetti identificati, assieme agli operatori locali della finanza di rischio, alle Università e alle rappresentanze degli ordini professionali competenti in materia,hanno dato vita ad una task-force composta da 6 gruppi di lavoro, che contribuiranno a fornire indicazioni tecniche alle Istituzioni al fine di manifestare le esigenze espresse dalle neo imprese della Regione.

L’innovazione tecnologica può essere il volano per la Campania?

Da tempo la Campania offre ottime performance in termini di creazione di start up innovative. Performance che si sono attestate tra le migliori tra le regioni del Mezzogiorno. Non mancano quindi elementi di creatività e progettualità tra i nostri giovani potenziali imprenditori, dobbiamo però sostenere il loro percorso di creazione d’impresa con interventi finanziari nella fase di start up ma anche, e soprattutto, con una gamma di servizi qualificati in fase di accelerazione dell’idea. Solo in questo modo, con un’efficace integrazione tra i vari interventi e le azioni messe in campo, la Campania può diventare un ecosistema “startup friendly”, ovvero una regione in cui si stabilisce un circolo virtuoso e sinergico tra pubblico e privato, industria e università, sistema della finanza e forze professionali, per creare nuove imprese innovative, mettere le idee in collegamento e attrarre giovani e brillanti talenti da tutto il  mondo.

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