VMware Horizon Mobile: la virtualizzazione dello smartphone

In occasione del MWC di Barcellona VMware presenta un nuovo modo di virtualizzare il dispositivo mobile nell’era della consumerizzazione dell’IT

Come sta cambiando lo scenario

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il modo in cui le persone lavorano sta rapidamente cambiando. Ce ne accorgiamo dalla flessibilità che il cloud computing e la virtualizzazione portano nel lavoro di tutti i giorni, ma anche dalla moltitudine di dispositivi che proliferano grazie alla consumerizzazione dell’IT.

Molti staff hanno ora dispositivi IT più potenti sia a casa che in ufficio e c’è un crescente desiderio di integrare pienamente questi strumenti nel mondo del lavoro. Questo desiderio è condiviso da molti manager; dalla loro prospettiva questi dispositivi “consumer” aiutano ad aumentare la soddisfazione del personale, possono essere meno costosi dei tradizionali PC e hanno la stessa, se non maggiore, potenza di elaborazione. Infatti, IDC prevede che la consumerizzazione dell’IT emergerà come uno dei fattori chiave per la virtualizzazione nei prossimi anni.

Tra la comparsa di molti nuovi dispositivi e l’adozione diffusa di sistemi di calcolo virtualizzati e on-demand, stiamo assistendo a un cambiamento rispetto alla situazione in cui il tipo di dispositivo IT e del sistema operativo determinano quali applicazioni e quali funzionalità possono essere utilizzate.

Il futuro è con i sistemi operativi e hardware sottostante irrilevanti, con aziende in grado di offrire al personale l’accesso a qualsiasi risorsa di cui hanno bisogno su qualsiasi dispositivo in loro possesso.

In definitiva, tuttavia, questo porterà con sé cambiamenti nel modo in cui le aziende lavorano: un cambiamento nella giusta direzione, ma anche una frattura rispetto al passato. L’obiettivo finale per le aziende può essere quello di incoraggiare la flessibilità e la libertà, ma gli ostacoli immediati che devono essere superate per raggiungere questo obiettivo sono legati alla sicurezza e al controllo.

Leggi anche:  Motorola mostra (di nuovo) uno smartphone che si avvolge al polso

Primo step: dove siamo

In realtà, questa è una transizione che è già in corso. Lo sviluppo enorme che abbiamo visto nel cloud computing ha portato a una diminuzione del controllo totale da parte del reparto IT su applicazioni e risorse IT così come, sempre più, ai fornitori di cloud viene data più responsabilità nella gestione e la gestione di queste risorse.

La questione ora è come fornire applicazioni per i dispositivi degli utenti in modo sicuro ed efficiente. Come può un dipendente in viaggio e lontano dall’ufficio accedere rapidamente alle risorse fondamentali senza chiedere al reparto IT domande sull’accesso o domande di sicurezza?

Sempre più è richiesto qualche meccanismo che può controllare l’interazione di ciascun utente con le applicazioni, in linea con le loro specifiche richieste e livello di accesso, e con le best practice delle policy aziendali. La tecnologia può ora offrire questo, con persone in grado di accedere a Windows in modo semplice e sicuro, Saas e applicazioni web aziendali su diversi dispositivi ovunque e in qualsiasi momento, basate sui diritti di accesso e le policy aziendali.

Questa capacità getta le basi per muoversi dall’attuale modello basato su PC a un nuovo approccio di end user computing, in cui, nel momento in cui il tuo dispositivo può supportare un browser, hai accesso a tutte le applicazioni di cui hai bisogno.

Secondo step: la diffusione del mobile

Il passo successivo riguarda aspetti come l’accessibilità e la flessibilità, che assumono per il lavoratore in movimento un’importanza sempre maggiore. Oggi la forza lavoro è sempre più flessibile, come evidenzia anche il recente consorzio UK lanciato per offrire alle aziende le competenze manageriali adeguate per abilitare modalità di lavoro sempre più dinamiche, al passo coi tempi. Insieme a questo nuovo approccio si fa strada anche la necessità di capire come il personale lavora e comunica in movimento. Tradizionalmente un impiegato possiede un telefono aziendale e uno privato, cosa che, spesso e volentieri, comprensibilmente infastidisce, in quanto ogni dispositivo presenta caratteristiche differenti, che vanno dalla funzionalità mail del telefono aziendale all’esigenza di file musicali e altre app evolute per il tempo libero sul proprio telefonino privato. Oggi questo aspetto rappresenta un reale problema per le aziende: con uno staff sempre più in movimento, si ha anche maggiore necessità di un dispositivo mobile che soddisfi tutte le esigenze. Rimane comunque un evidente problema di sicurezza per il telefono aziendale, l’accesso al network aziendale e ai dati sensibili, nel momento in cui viene utilizzato in un contesto privato.

Leggi anche:  I ricercatori ricostruiscono ambienti 3D dai riflessi degli occhi

Stiamo assistendo a un’evoluzione tecnologica che va in questa direzione per soddisfare proprio quest’esigenza. VMware Horizon Mobile, ad esempio, è in grado di offrire un nuovo modo di virtualizzare il dispositivo mobile. La soluzione abilita efficacemente due telefoni – uno virtuale e uno fisico – al funzionamento ottimale su un dispositivo fisico, permettendo all’utente di trasferire il device aziendale su un dispositivo privato e fare lo switch tra i due. Dal punto di vista della sicurezza, il telefono aziendale virtuale (compreso l’accesso ad applicazioni e al controllo dei dati) è sotto il completo controllo del dipartimento IT. I dati confidenziali non hanno bisogno di essere conservati sul telefono, ma possono essere spostati sul cloud; questo significa che, se si dovesse perdere il telefono, si può cancellare l’immagine virtuale e non rischiare che i dati vengano compromessi. In breve, si tratta di una virtualizzazione pensata per la tecnologia mobile: questo è il primo step per offrire al lavoratore in movimento nuove potenzialità e diffondere sempre più un modello di business flessibile.

Guardando al futuro

Stiamo vivendo in un mondo sempre più virtuale. Il prossimo passo in questa direzione è assicurarsi che il personale abbia la massima libertà di scegliere lo stile di vita lavorativo che soddisfi al meglio le proprie esigenze. C’è la possibilità di essere svincolati dal dispositivo, operando un blocco di sistema e un blocco geografico, e incrementare la produttività in modo tale che le tradizionali barriere per lavorare in movimento facciano ormai parte del passato. Dal momento che sempre più aziende sperano di intraprendere strade come questa, sarà la tecnologia a mostrare loro la via e abilitarle a farlo.

Leggi anche:  Con il nuovo sensore di visione SnAPP In-Sight, Cognex si affaccia su un mercato nuovo