Nessun clone di Neanderthal, solo un errore di traduzione

Alcuni quotidiani avevano riportato la notizia che George Church, noto genetista, volesse riportare in vita il nostro antenato con l’aiuto di una volontaria che lo partorisse. Lo scienziato ha subito smentito affermando di essere stato frainteso a causa di un errore di traduzione

Ieri il Daily Mail aveva dato l’annuncio della ricerca da parte del genetista George Church di una donna “volenterosa” disposta a farsi impiantare un embrione di uomo di Neanderthal dopo averne ricostruito il DNA completo. L’obiettivo era quello di ricreare una copia vivente del nostro antenato estinto per cause ancora misteriose.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La smentita

A seguito delle critiche ricevute dai suoi colleghi di bioetica e dai giornalisti è stato lo stesso Church a smentire la notizia.  “Non sono mica il Dottor Moreau”, ha dichiarato il ricercatore che ha mappato il genoma umano riferendosi al personaggio nato dalla penna di George Wells. Il fraintendimento nasce da una cattiva traduzione di una sua intervista fatta al quotidiano Der Spiegel in cui accennava alla possibilità, in un futuro non certo prossimo, di clonare l’uomo di Neanderthal. Lo scienziato non ha però alcuna intenzione di intraprendere un progetto del genere e ha affermato di non sapere “nemmeno se sia tecnicamente possibile realizzarlo, almeno per ora”.

Leggi anche:  Un italiano su quattro sottostima l’impatto energetico del digitale