Scoperti nuovi responsabili del buco dell’ozono

Un team di ricercatori britannici ha scoperto 4 nuove sostanze inquinanti che contribuiscono all’estendersi del buco dell’ozono

Mentre le associazioni ambientaliste chiedono a Renzi un maggiore impegno per la riduzione delle emissioni di CO2, gli scienziati dell’università East Anglia hanno scoperto 4 nuovi composti chimici che contribuiscono alla crescita del buco dell’ozono. Il team di ricercatori guidati da Johannes Laube hanno trovato queste sostanze nei campioni atmosferici raccolti in Tasmania e nei ghiacci che ricoprono la Groenlandia.

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Lo strato di ozono è in pericolo

Secondo gli esperti, le 4 sostanze, di cui tre appartengono alla famiglia dei clorofluorocarburi e una a quella degli idroclorofluorocarburi, sono state immesse nell’atmosfera a partire dagli anni 60 ma ancora non se ne conosce la provenienza. Nel 2013 la quantità di questi composti presenti nei nostri cieli era di 74mila tonnellate nonostante il protocollo di Montreal, che prevede la graduale eliminazione delle sostanze pericolose per l’ozono, ne vieti espressamente la produzione. “E’ molto preoccupante per lo strato di ozono. Non sappiamo da dove vengono emessi questi gas e la fonte deve essere cercata”, ha sottolineato Laube.

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