Stressati dal vostro capo sul lavoro? Depressione e malattie cardiovascolari in aumento

Sembra che un ambiente di lavoro carico di tensioni e stress, dovuti soprattutto all’ingerenza di capi troppo esigenti e severi, siano fattori determinanti per l’insorgere di patologie tra i dipendenti, con un conseguente aumento del numero di congedi.
E’ quanto sostenuto dai ricercatori della University of New South Wales in Australia, in seguito all’analisi di un campione di oltre 7mila casi di depressione, un grave disturbo che tuttavia sembra in leggero calo tra gli italiani, secondo il quadro che emerge dal Rapporto Osservasalute 2013 che vede un uso di psicofarmaci in calo rispetto al decennio precedente.

 

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Dolori fisici e problemi respiratori

La ricerca ha preso in esame determinate situazioni potenzialmente stressanti nei contesti lavorativi, in grado di causare reazioni psicosomatiche rilevanti, che si concretizzano in disturbi anche fisici come dolori al torace, nausea e mancanza di respiro. Sembra che la maggior parte di questi problemi sia da mettere in relazione alla presenza di capi troppo esigenti e pressanti nei confronti dei propri dipendenti. Sarebbero proprio i comportamenti più rigidi e inflessibili a logorare progressivamente la salute dei lavoratori, fino a determinarne le richieste di congedo per malattia.

 

Congedi prolungati

Chi è colpito da questa grave forma di stress da lavoro può entrare in una condizione che degenera facilmente nelladepressione, condizione che sembra possa addirittura accelerare il processo di invecchiamento; la relazione tra stress sul posto di lavoro e insorgere della depressione, che sembra si potrà curare a breve anche con uno spray nasale, è oggetto degli studi condotti dagli universitari australiani e dal Black Dog Institute, che hanno preso in considerazione 7mila casi di persone colpite da differenti stati di depressione.  Per i lavoratori maggiormente stressati si è rivelato necessario un periodo di congedo superiore, da due o più settimane in un anno.

“E’ semplicistico concludere che chi lavora troppo rischia un attacco cardiaco o sviluppa depressione. Vi sono invece prove fondate che una combinazione di forti pressioni dall’alto e di basso controllo sul proprio lavoro può causare malattie cardiovascolari, depressione e ansia. E diventa molto più difficile tornare al lavoro dopo aver contratto i problemi di salute”, spiegano sulla rivista Plos One.

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