Twitter blocca i messaggi blasfemi in Pakistan

Il microblog accetta di censurare alcuni post considerati blasfemi per il paese, sotto richiesta dell’autorità per le telecomunicazioni

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Si chiama Abdul Batin e nell’ultimo mese ha chiesto cinque volte a Twitter di eliminare dalla versione pakistana del social network alcuni tweet considerati “blasfemi”. Il capo dell’Autorità Pakistana per le Telecomunicazioni ha ottenuto da Twitter il permesso di vedere eliminati i post in questione, soprattutto quelli dei blogger anti-Islam e degli oppositori del governo. Il blocco dei tweet rappresenta il primo caso in cui il social network acconsente nel seguire specifiche policy nazionali. 

Estremisti vs libertà di parola

Twitter ha spiegato di non aver cambiato idea sul modo di intendere la libertà di parola. La volontà è quella di giungere ad accordi di massima con i singoli paesi così da facilitare l’eliminazione dei post invece che quella di interi siti o blog, considerati avversari del potere. Peraltro la possibilità che un post venga nascosto è descitta nelle policy del social network in maniera alquanto chiara. Non è la prima volta che Twitter cancella post estremisti dalla sua piattaforma. In precedenza aveva eliminato quelli di un gruppo di neo-nazisti tedeschi e di alcuni cittadini russi che “animavano” un account di ultranazionalisti ucraini.

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