Una mano bionica sensibile al tatto come fosse vera

Il progetto internazionale “LifeHand 2” ha permesso di realizzare una mano bionica che restituisce la sensazione del tatto praticamente identica a quella naturale

Per la prima volta è stata impiantanta una mano bionica in grado di restituire una sensibilità al tatto simile a quella naturale. L’arto hitech è stato realizzato nell’ambito del progetto internazionale “LifeHand 2”, coordinato da Silvetro Micera del Politecnico di Losanna. La mano è stata sviluppata quasi interamente in Italia dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con la collaborazione dell’università di Friburgo, in Germania. L’ateneo toscano ha anche realizzato un sistema di realtà aumentata che permette di muoversi in uno spazio virtuale come se fosse reale.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Al progetto ha partecipato anche l’attuale ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carozza, che ha annunciato modifiche all’esame di maturità e i test d’ingresso per medicina.

La tecnologia restituisce il senso del tatto

La mano bionica è stata impiantata su un danese di 36 anni, Dennis Aabo Sørensen, che aveva perso l’arto nove anni fa a causa dell’esplosione di un fuoco pirotecnico. I nervi del soggetto sono stati attaccati ad alcuni elettrodi collegati a dei sensori inseriti all’interno della mano hitech. Quest’ultimi misurano la tensione dei tendini artificiali che permettono di muovere le dita e inviano un impulso elettrico che i nervi umani sono in grado di interpretare. “Ho potuto toccare cose che non ero riuscito a sentire in oltre nove anni. – ha spiegato Sørensen – Quando ho afferrato un oggetto ho potuto avvertire se fosse morbido o duro, tondo o quadrato”.

Il rapporto uomo-macchina in ambito medico è radicalmente. Il primato per l’impianto di una mano bionica con sensibilità al tatto ridotta spetta all’Istituto Italiano di Chirurgia della Mano di Monza. L’arto è stato poi rimosso a causa del mancato supporto tecnico. In Francia invece è stato trapiantato con successo il primo cuore interamente artificiale.

Leggi anche:  Due supercomputer HPE premiati come i più veloci al mondo