Governare con la Financial Intelligence


Controllo di gestione, gestione oculata dei rischi e analisi dei clienti sono alcune delle problematiche che spingono le organizzazioni all’adozione di soluzioni di Financial Intelligence. Benefici evidenti, secondo utenti e fornitori. E alcune implementazioni interessanti

 

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L’odierno contesto economico rende prioritarie le esigenze di controllo dei costi, l’analisi di profittabilità dei clienti, la previsione dei flussi finanziari, il controllo di gestione e la gestione oculata dei rischi. Questi aspetti, insieme con una serie di adeguamenti imposti dalle normative, richiedono l’adozione di soluzioni di Financial Intelligence, che supportino il top management aziendale nella fase di definizione e di gestione delle strategie aziendali. Questi strumenti permettono di gestire tutti gli aspetti economici e finanziari delle organizzazioni e consentono di individuare rapidamente i problemi finanziari, di scoprirne le cause e di agire, intraprendendo le appropriate azioni correttive, per migliorare le prestazioni aziendali, la pianificazione e il controllo delle attività. Migliorare le performance finanziarie è diventato cruciale in ogni settore di mercato, per potersi proiettare nel futuro: disporre delle informazioni chiave al momento giusto è strategico, sia per il governo di un singolo processo aziendale, sia per il governo del business. I vantaggi competitivi nell’utilizzo di queste soluzioni sono talmente evidenti che diventano strumenti indispensabili per la sopravvivenza stessa delle aziende, anche per la loro notevole efficienza, facilmente misurabile sia col risparmio di tempo impiegato per la raccolta e l’analisi dei dati, sia con la precisione dei risultati ottenuti grazie a funzioni analitiche potenti, in grado di sostituire fogli di calcolo multipli, non sempre congrui tra loro.

«I benefici più evidenti – spiega Roberto Butinar, presidente di Targit Italia (www.targit.com) – sono quelli di ridurre in modo consistente le operazioni manuali di integrazione o manipolazione del dato di consuntivo, migliorando quindi la qualità delle informazioni prodotte. Il secondo beneficio più evidente è quello di rendere dinamici e multidimensionali quelli che generalmente sono prospetti statici e monodimensionali. Il terzo beneficio è quello di semplificare la predisposizione dei budget e delle loro eventuali revisioni infra-annuali. Un esempio di applicazione è la costruzione di prospetti di conto economico segmentati per linea di business e centro di costo, attraverso l’applicazione di metodologie di cost-allocation e la contestuale formulazione di budget consistenti. Il vantaggio competitivo più rilevante è quello di poter disporre, con tempistiche, qualità, dettaglio e semplicità superiori rispetto ai concorrenti, di indicazioni in merito all’andamento delle misure chiave reddituali, patrimoniali ed economiche della propria azienda».

«Più che di vantaggio parlerei di imperativo – interviene Teresa Roma, responsabile business line “Information Management” di System Evolution (www.systemevolution.it) -: manager e analisti, in particolare nel settore finance, devono oggi più che mai controllare e gestire quasi istantaneamente eventi esterni improvvisi e spesso volatili. Una intelligence reattiva è per noi la sola risposta possibile».

 

Pianificazione e controllo

Con gli strumenti di Financial Intelligence, è possibile gestire completamente il processo di pianificazione e controllo. È quanto ha fatto Banca d’Alba, società leader nel settore banking del credito cooperativo, che opera in Piemonte, tra Alba, Langhe e Roero, nelle Province di Asti, Alessandria, Torino e, in Liguria, nelle Province di Imperia e Savona con 54 filiali e più di 80mila clienti. La sfida di Banca d’Alba è stata di integrare in un’unica piattaforma il processo di pianificazione, controllo di gestione e budget top down tipico della direzione generale, con l’approccio bottom up dei direttori di filiale. Le necessità di Banca d’Alba sono state quelle di migliorare e ottimizzare tutto il processo di pianificazione e controllo: dalla distribuzione della reportistica direzionale alle filiali (per permettere analisi fino al massimo dettaglio) allo sviluppo di un sistema di indicatori chiave di performance (Kpi) per tracciare e monitorare le informazioni strategiche. La soluzione proposta è stata lo sviluppo tramite Board (www.board.com), con il supporto di Bios Management (www.biosmanagement.it), di una piattaforma di BI e di Cpm integrata tra sede e filiali. Per quanto riguarda i risultati raggiunti, Luca Sobrero, responsabile controllo di gestione di Banca d’Alba (www.bancadalba.it), dichiara: «Board ci ha permesso di elaborare informazioni provenienti da differenti fonti dati e di creare una base dati condivisa, standardizzata e di facile accesso. Il risultato finale è uno strumento che ci consente di analizzare e condividere tutti i numeri della Banca, dai consuntivi al budget, per ogni singola filiale fino al singolo rapporto di cliente, per arrivare infine al risultato complessivo della banca».

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Gli strumenti di Financial Intelligence non risolvono i problemi di pianificazione e controllo solo nel settore finance, ma sono usati in tutti i settori di mercato. Un esempio è Sisal, azienda che opera in qualità di concessionario dello Stato nel campo della gestione di giochi e scommesse, che ha scelto Axiante (www.axiante.com), società di consulenza applicativa, per la realizzazione di un progetto di Financial Intelligence. La principale necessità del Gruppo Sisal è quella di disporre di uno strumento che permetta di effettuare differenti dimensioni di analisi e di consolidare tutte le informazioni finanziarie provenienti dalle diverse business unit. «Sisal è un gruppo molto articolato, con complesse linee di business e con l’esigenza di integrare tutti i dati prodotti, per esempio, dai punti vendita, dai vari settori di attività e dai rapporti con i fornitori – spiega Vittorio Biassoni, group controller di Sisal (www.sisal.it) -. In questo contesto, i tradizionali sistemi di Erp non sono sufficienti ed è per questo che abbiamo deciso di realizzare un progetto di pianificazione e controllo più articolato». La collaborazione con Axiante inizia alla fine del 2010 dopo un’attenta selezione dei system integrator presenti sul mercato. «Le qualità che cercavamo – spiega Biassoni – erano una forte specializzazione nella BI e la capacità di garantire flessibilità e supporto; Axiante risponde perfettamente a questi requisiti». «Il progetto – aggiunge Romeo Scaccabarozzi, president di Axiante – prevede la creazione di un sistema transazionale e di un database finanziario globale, con l’obiettivo di integrare in un unico sistema le funzioni di reporting, di bilancio consolidato, di planning, di Business Intelligence e di forecast».

 

L’integrazione con gestionali e Cpm

Le soluzioni per la Financial Intelligence sono alimentate direttamente con i dati provenienti dai sistemi operazionali presenti in azienda. In questo modo, si possono compiere sia analisi di sintesi su Kpi aggregati, sfruttando modelli multidimensionali con informazioni analitiche e articolate secondo le viste di business e di processo, sia indagini sui dati di dettaglio, con una sorta di zoom in grado di mostrare anche le singole informazioni analitiche. Così, si possono scoprire più facilmente gli andamenti anomali o i maggiori scostamenti tra budget e dati reali, e si può avere una visione più chiara e più immediata delle performance aziendali. L’integrazione di questi strumenti in un più ampio progetto di Cpm consente di disporre di un sistema di controllo completo per la distribuzione, la misurazione e il controllo del business da parte del management, consentendo risultati interessanti, come nel caso di Gruppo Banca Carige. Carige ha implementato la soluzione software di Tagetik (www.tagetik.it) per gestire molteplici processi strategici di gestione delle performance: fast closing, consolidamento civilistico e segnalazioni di vigilanza consolidate per Banca d’Italia, budget annuale, sia di conto economico che di stato patrimoniale, piano strategico a 3 anni, riconciliazione tra dati civilistici e gestionali, executive dashboard e cost allocation/analisi della profittabilità. Proprio riguardo a questo ultimo processo, Fabio Scerra, responsabile controllo di gestione e cost management di Gruppo Banca Carige, spiega: «Abbiamo trovato in questo software il giusto equilibrio tra la flessibilità e la dimensione di analisi, approfondimento e riconciliazione. Tagetik 3.0 è uno strumento che per definizione riconcilia la contabilità generale con quella analitica mediante registrazioni in partita doppia, assicurando quindi una quadratura perfetta dei dati. I nostri risultati possono essere riassunti in quattro aree ben precise: l’allocazione diretta dei costi diretti e indiretti sulle filiali (branch reports); modelli di segment reporting (Ifrs 8) per il gruppo e per tutte le legal entity con viste, a livello civilistico, sull’allocazione dei costi, i ricavi, la marginalità, fino all’utile netto; l’analisi dei costi di prodotto diretti e indiretti; il supporto alle nostre fabbriche con logiche per generare i tariffari, le politiche di promozione/vendita e quindi calcolare, a preventivo e a consuntivo, i ritorni sul prodotto stesso. Con Tagetik 3.0, siamo riusciti a creare, all’interno di un solo strumento, un unico modello di calcolo e un unico valore condiviso a livello di tutte le strutture organizzative della banca. La soluzione si è resa utile non solo per risparmi di costi, ma anche con l’obiettivo di generare maggiori ricavi».

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Soluzioni aperte al Web

Le applicazioni di Financial Intelligence possono essere utilizzate anche come base per sistemi aperti al Web, per dare servizi migliori e più completi ai propri clienti: è il caso di UniCredit e Adobe (www.adobe.com/it), che hanno realizzato un progetto di ottimizzazione dei contenuti online sulle piattaforme della banca in Italia e all’estero per una migliore Web experience dei clienti e per accrescere il proprio business. L’esigenza di gestire, monitorare e ottimizzare i crescenti flussi di traffico dei diversi domini ha spinto UniCredit ad ampliare la piattaforma Adobe Online Marketing Suite e a estenderne alcune funzionalità, introducendo Adobe Discover e Adobe Digital Pulse. Grazie a Adobe Discover, UniCredit può esplorare dati e informazioni strategiche sull’efficacia delle campagne marketing e sulla tipologia dei dispositivi utilizzati dagli utenti e accedere a una segmentazione comportamentale e geografica delle transazioni dei visitatori che gli consentono di identificare nuovi segmenti di mercato, consolidare il valore di quelli fidelizzati e prendere decisioni di business più profittevoli. L’implementazione di Adobe Digital Pulse supporta UniCredit nella verifica della correttezza del codice, garantendo una migliore accuratezza dei dati, assicurando un’adeguata reportistica, correggendo automaticamente tag o link errati con l’obiettivo finale di accrescere il livello di coinvolgimento dell’utente e semplificare le attività di manutenzione. «UniCredit è oggi la banca leader in Italia sul mercato del banking online – spiega Alessandro Colafranceschi, responsabile dell’online e mobile banking per UniCredit (www.unicreditbanca.it/it/banca/) -; possiamo considerare il sito UniCredit come l’agenzia più grande in Italia con oltre 4 milioni di persone, clienti e non, che ogni mese ci fanno visita. L’innovazione di servizio è una componente fondamentale e a darci ragione della strada che stiamo percorrendo è il livello di soddisfazione dei clienti, che sui nostri servizi online è molto alta. Offrire sul Web un’esperienza positiva attraverso servizi utili e facili da usare è la nostra mission. Ogni giorno e con tutta la migliore conoscenza e tecnologia disponibile oggi». Recentemente è stata attivata l’opzione di analisi cross-domain che permette la demoltiplica degli utenti unici sui vari domini aziendali, offrendo l’opportunità di seguire e analizzare i movimenti di uno stesso utente all’interno dei diversi siti.

 

Implementare una soluzione di Financial Intelligence

Abbiamo visto alcuni casi in cui sono utilizzate soluzioni di Financial Intelligence. Quando si decide di dotarsi di uno strumento del genere? Lo abbiamo chiesto ad alcuni utenti finali e ad alcuni fornitori di soluzioni. Secondo Francesco Massari, responsabile direzione organizzazione e sistemi informativi di HDI Assicurazioni (www.hdiassicurazioni.it), «per competere con successo con le grandi compagnie che operano in Italia, HDI Assicurazioni punta sulla qualità del servizio e la capacità di proporre al cliente soluzioni e prodotti calibrati sulle sue personali esigenze. Solvency II impone una valutazione più puntuale dei rischi, oltre che un maggiore livello di trasparenza, e influisce positivamente sulla solidità economico-finanziaria della compagnia, a tutto vantaggio del cliente. Per molte aziende è visto come adempimento meramente burocratico, ma per noi rappresenta l’occasione per ripensare in profondità ai processi organizzativi e procedurali connessi con la gestione del rischio, migliorare qualità e univocità dei dati, incrementare l’efficacia dei sistemi di controllo e promuovere la responsabilità nei confronti degli stakeholder». «Le esigenze che portano i nostri clienti a scegliere di implementare soluzioni di Financial Intelligence sono molteplici – afferma Massimo San Giuseppe, presidente di QlikView Italy (www.qlikview.it) -, in generale però possiamo dire che l’ambiente sempre più regolamentato e complesso in cui operano le banche e l’espansione verso nuovi mercati ha evidenziato la necessità di migliorare il monitoraggio sulle operazioni e sui processi. A questo si aggiunge la necessità di gestire in modo dinamico, ma con un elevato dettaglio di analisi, un’enorme mole di dati per avere risposte in tempo reale e una gestione istantanea delle problematiche».

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Secondo Butinar (Targit), «nelle aziende osserviamo un costante aumento di attenzione verso il miglioramento degli aspetti del controllo aziendale, attraverso strumenti di tipo quantitativo ed enfasi sugli aspetti di redditività e monitoraggio dei costi. A questo si aggiungono le richieste provenienti primariamente da istituti di credito e investitori privati che spingono verso una maggiore trasparenza nella gestione. Le soluzioni di Financial Intelligence sono strumenti pensati per facilitare questo processo». «Progettiamo e realizziamo soluzioni di Business & Financial Intelligence in differenti settori – aggiunge Roma (System Evolution) -. Siamo particolarmente attivi nel mercato finance, dove riscontriamo un crescente interesse per studi puntuali nell’area del controllo di gestione, dell’analisi dei rischi, dei risultati connessi ai sistemi incentivanti. L’esigenza che comunque emerge è quella di risposte in tempi sempre più brevi. Esiste cioè una finestra temporale stretta tra l’espressione di un bisogno informativo e il momento oltre il quale l’informazione perde molta della sua utilità. Perciò, nei contesti (in particolare quello bancario) in cui l’esigenza di tempestività è più forte, stiamo intervenendo con un approccio progressivo: rendiamo disponibili quanto prima le informazioni richieste, ed eventualmente ingegnerizziamo in una fase successiva il loro processo di produzione a regime in una vera e propria applicazione di Intelligence. Questo anche perché spesso le esigenze dei manager sono giustamente volatili e solo una parte diventa un bisogno informativo da soddisfare periodicamente. La reattività alle richieste impone che l’analista di Intelligence conosca bene il merito e il linguaggio dei propri utenti. Indipendentemente poi dall’orizzonte temporale dell’esigenza, la qualità dei risultati, e quindi dei dati che concorrono a produrli, è un elemento irrinunciabile».

 

Benefici e vantaggi

Abbiamo mostrato i vantaggi che hanno riscontrato Banca d’Alba, Gruppo Banca Carige, Sisal e Unicredit nell’utilizzo di queste soluzioni. Di seguito, riportiamo le esperienze di HDI Assicurazioni, Banca Popolare di Sondrio e Fondaco. Per HDI Assicurazioni, spiega Massari, «la flessibilità della soluzione SAS (www.sas.com/it) Risk Management for Insurance ha consentito di comprimere sia l’investimento, sia i tempi di implementazione. In secondo luogo, con il supporto e le competenze delle persone SAS, siamo stati in grado di rilevare in corso d’opera alcune criticità nei flussi di estrazione e nelle procedure gestionali, e di apportare le opportune azioni correttive. Abbiamo così raggiunto il duplice obiettivo di perfezionare la qualità dei dati e razionalizzare i flussi informativi. L’adeguamento a Solvency II e la necessità della doppia compliance hanno offerto così l’opportunità di far evolvere il sistema informativo attuale in un management information system per la gestione completa, integrata e strutturata dei rischi associati al portafoglio danni».

«Banca Popolare di Sondrio – aggiunge Massimo San Giuseppe (QlikView) – ha avviato un progetto di Business Intelligence per disporre di una reportistica direzionale completa e omogenea. Attraverso l’utilizzo di QlikView, la banca è attualmente in grado di rispondere a qualsiasi richiesta di analisi con tempi notevolmente ridotti per gli interventi su richieste di modifiche e con una significativa semplificazione della reportistica sulla intranet aziendale. Un’area di particolare sviluppo per le soluzioni di Financial Intelligence è anche il Risk Management. Per esempio, Banco Popolare ha scelto QlikView con l’obiettivo di migliorare la gestione del rischio e di assicurare alla banca il rispetto delle normative di settore. Grazie a questo progetto, Banco Popolare è oggi in grado di controllare ogni mattina la situazione di rischio del proprio intero portafoglio attività, aggiornata la sera precedente con un livello di profondità e drill-down pari a quello di poche altre banche in Europa. Un altro caso applicativo significativo è quello di Fondaco, società di gestione del risparmio indipendente rivolta a investitori qualificati, che aveva necessità di ottimizzare il processo di analisi dei dati finanziari relativi ai fondi gestiti e in gestione, migliorandone la qualità. Attraverso un progetto basato su QlikView la società è riuscita ad automatizzare completamente il processo di analisi, con un considerevole risparmio di tempo».