Business Travel bagagli intelligenti


Negli ultimi anni, i viaggi d’affari sono diminuiti, complice la crisi, l’aumento del costo del carburante, la crescita della “green awareness” delle aziende e soprattutto l’utilizzo di tecnologie, che rendono possibile la “collaboration” a distanza. Il risultato è un nuovo stile di management ispirato alla sobrietà. Dopo decenni di “edonismo mille miglia”, amministratori delegati e i direttori generali hanno cominciato a viaggiare in classe economica e le note spese aziendali hanno subito una bella sforbiciata. L’imprevisto – però – è sempre dietro l’angolo. E l’ultima cosa che si vorrebbe evitare – soprattutto, durante un viaggio di lavoro – è quella di sapere che il proprio bagaglio è stato smarrito. Nel 2011 le compagnie aeree transitate da Roma Fiumicino sono state in grado di restituire in tempo e senza problemi 360mila bagagli in più, rispetto al 2009: questo dato significa più di 27 milioni di euro risparmiati dalle compagnie aeree e un salto di qualità per tutti i passeggeri. Ma che cosa si nasconde dietro l’organizzazione e la gestione dei bagagli in un grande aeroporto internazionale, come quello di Roma Fiumicino? In due anni, è scesa del 70% la percentuale di bagagli smarriti o riconsegnati in ritardo, per le compagnie che transitano dall’aeroporto più grande d’Italia, hub di riferimento per Alitalia: 11 bagagli “disguidati” – come si dice in gergo – ogni mille passeggeri nel 2011, contro i 37 del 2009. Questi risultati sono il frutto di un’importante implementazione dei processi di gestione bagagli, introdotta dall’aeroporto e dalle compagnie aeree sue partner nel 2010 attraverso il programma Improvement Baggage di Iata e la tecnologia sviluppata da Sita, che hanno portato grandi miglioramenti nei processi di monitoraggio bagagli, dal momento del check-in all’arrivo a destinazione.

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