Aziende …in movimento

Si è appena chiuso a Barcellona il Mobile World Congress 2012, una kermesse che, di anno in anno, acquista sempre maggiore importanza ed eco sui diversi media specializzati, ma anche generalisti, grazie ai numeri del mercato cui si rivolge, un mercato non solo più consumer, ma che negli anni ha alzato l’asticella dell’interesse, dal consumatore al professionista fino alle imprese (a questo proposito vi segnalo l’ampio Videoreportage su MWC 2012 presente su TechVideo.tv, il video portale di informazione IT che Data Manager ha lanciato proprio in questi giorni).

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Barcellona è stato per alcuni giorni “terreno di scontro” tra grandi e piccoli player di settore a colpi di annunci di nuovi smartphone e tablet con processori più potenti (anche quad core), display di qualità sempre più elevata, sistemi operativi in competizione (Android, iOS, Windows Phone e il prossimo Windows 8), numerose app per consumatori e aziende.

Cresce dunque a livello mondiale l’interesse da parte delle imprese per questi dispositivi e per il loro utilizzo in ambito business e questo accade anche nel nostro Paese. Nelle pagine di questo stesso giornale nel Dossier “Top 10 Cio’s priorities”, si può vedere che le Mobile & wireless applications si collocano al terzo posto tra le “Top Applications and Technology Investments”, a pari merito con gli Erp, subito dopo la Business Intelligence e il Customer Relationship Management. Nel Dossier si legge “…L’anno scorso Apple ha dato un enorme impulso sul mercato europeo con l’introduzione dell’iPad, seguita da Google (Android) e dietro da Microsoft/Nokia. …I risultati di questa “rivoluzione” sono che le aziende europee hanno iniziato a introdurre strategie e policy “Bring-Your-Own-Device” migrando molte applicazioni su Apple/iOS o su Google-Android App. …Gli analisti si aspettano che questo passaggio alle piattaforme di Apple (iOS) e Google (Android) avrà un forte impatto anche sulle architetture di business così come sulle applicazioni e tecnologie che saranno usate nelle aziende”.

Leggi anche:  Targa Telematics: perfezionato il closing dell'acquisizione di Viasat Group

Anche la recentissima Accenture 2012 Cio Mobility Survey”, svolta in questo caso a livello mondiale, mette in evidenza come i due terzi dei Cio e professionisti IT coinvolti nell’indagine ritengono che il mobile influirà sulle loro aziende al pari o più di quanto non abbia fatto Internet negli anni Novanta. Non solo: oltre due terzi (69%) dei professionisti IT destineranno più del 20% del proprio budget al potenziamento della dotazione di tecnologie mobili (il risultato è decisamente influenzato dalle risposte dei Cio dei mercati emergenti che rispondono così nel 94% dei casi).

«Oggi la maggioranza dei Cio riconosce alle tecnologie mobili la capacità di trasformare il business delle aziende, ragion per cui una percentuale sempre più alta dei budget IT è destinata al mobile – dice Dan Lauderback, global managing director Accenture Mobility Services -. Tuttavia i Cio si trovano spesso a combattere contro la proliferazione dei dispositivi dei dipendenti e delle applicazioni da loro stessi sviluppate, per cui, in molti casi, stanno ancora scoprendo le opportunità offerte dal mobile. Il mobile non è semplicemente un’estensione dei sistemi informatici tradizionali, bensì un modo del tutto nuovo di fare business». Ci sono comunque alcuni “freni” all’adozione delle tecnologie mobili che la ricerca di Accenture identifica principalmente nella sicurezza e nei costi; al terzo posto risulta l’interoperabilità con i sistemi esistenti.

Dunque una “ventata” di mobilità potrebbe investire le nostre aziende che vorranno innovare e rendere più agile e flessibile il modo di lavorare. Forse, una volta tanto, al passo con le imprese del resto del mondo.