PIDaaS, una sfida per la sicurezza informatica

Il progetto europeo PIDaaS lancia un nuova tecnologia per accedere in sicurezza alla propria identità digitale

Ogni giorno quando accediamo a servizi on line di vario genere ciascuno di noi utilizza diversi metodi di identificazione e autenticazione per confermare la propria identità. Per proteggere i dati di ogni cittadino è necessario prevedere un sistema di autenticazione forte con misure tecniche-organizzative che tutelino i dati sensibili e personali di ciascuno, sia nel caso di servizi web sia per le app su cellulare.

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Il progetto europeo PIDaaS (Private IDentity as a Service) lancia oggi la sua proposta per creare un servizio sicuro di autenticazione su cellulare basato su nuove tecnologie di riconoscimento biometrico, come ad esempio la scansione delle impronte digitali, il riconoscimento facciale e l’impronta vocale. La soluzione prevede di abbinare i dati biometrici, come principale fattore per garantire l’identità, ad altri fattori univoci e sicuri per garantire una maggiore affidabilità. Inoltre, verranno adottati alcuni meccanismi avanzati di protezione biometrica (Biometric Template Protection Schemes) per garantire l’inviolabilità dell’autenticazione.

Questa tecnologia ad oggi non è ancora stata ampiamente adottata nel settore dei servizi di telefonia mobile, sebbene alcuni sistemi di autenticazione già la utilizzino.

Questa nuova tecnologia porterà vantaggi concreti sia per i cittadini sia per gli sviluppatori di applicazioni internet. Gli utenti finali avranno il controllo di chi e come possono essere usate le loro informazioni e i produttori di applicazioni web potranno integrare agevolmente l’autenticazione biometrica nei loro processi remoti di identificazione.

Coordinato dal CSI-Piemonte, il progetto PIDaaS è co-finanziato dal Programma Quadro per l’innovazione e la competitività (CIP) dell’Unione Europea e coinvolge 9 partner provenienti da 6 paesi: CSI-Piemonte (Italia), BANTEC (Spagna), Bdigital (Spagna), RICOH (Spagna), Fraunhofer IGD (Germania), Università di Kent (Regno Unito), e-Bros (Lituania), TicSalut (Spagna) e Gjøvik University College (Norvegia).

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“Il progetto PIDaaS – spiega Ferruccio Ferranti, Direttore Generale del CSI-Piemonte – rappresenta una sfida tecnologica molto importante, data la crescente necessità di garantire sicurezza nei servizi digitali per i cittadini. I risultati del progetto saranno applicati e valutati in  3 ambiti chiave: e-commerce, servizi digitali per la salute e servizi ai cittadini più in generale.

Il prossimo appuntamento? Il 19-20 febbraio 2015 a Torino per il secondo incontro tra i partner di progetto per condividere i primi risultati e preparare i prossimi passi per i  prototipi pilota.