Cookie Law: ecco il Kit di implementazione

Il kit di implementazione della cookie law realizzato dalle Associazioni sulla base delle indicazioni del Garante della Privacy, porterà un sostegno concreto agli operatori di mercati in costante crescita come quelli dell’informazione, dell’online advertising e dell’e-commerce

Consapevolezza e sensibilità al tema della privacy da un lato, poca attenzione alle note informative, soprattutto a causa della lunghezza, dall’altro: quella che emerge dall’indagine – commissionata dalle associazioni promotrici e condotta da Doxa Marketing Advice su un campione rappresentativo – è una fotografia di utenti attenti alle tematiche legate alla sicurezza dei propri dati, il 72% è consapevole del diritto di cancellazione e il 64% del diritto di visione, che chiede però una maggiore semplificazione, con il 33% che non leggono le informative perché troppo lunghe e di difficile decodifica.

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Una fotografia in linea, quindi, con il provvedimento del Garante per la Protezione dei Dati Personali, esecutivo dal 2 giugno, che mira all’“Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie”. Per aiutare le aziende – e quindi di riflesso tutti gli utenti – le principali associazioni di categoria DMA Italia, Fedoweb, IAB Italia, Netcomm, UPA hanno realizzato il kit di implementazione delle Cookie Law, presentato oggi alla presenza del Garante per la Privacy, Antonello Soro, Fabrizio Vigo, Presidente DMA, Claudio Giua, Consigliere Fedoweb – Direttore Sviluppo e Innovazione del Gruppo Editoriale l’Espresso, Daniele Sesini, Direttore Generale IAB Italia, Roberto Liscia, Presidente Netcomm – Il Consorzio del commercio elettronico italiano, Cinzia Gaeta, Presidente Commissione Giuridica UPA – General Counsel Southern Europe Procter & Gamble. Il kit, elaborato sulla base delle misure prescritte dal Garante della Privacy e degli approfondimenti svolti nell’ambito di un apposito lavoro costituito dall’Autorità, permetterà sia di potenziare i diritti degli utenti internet sia di salvaguardare le possibilità di svolgimento delle attività economiche responsabili basate proprio sull’utilizzo dei cookies.

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In particolare, il kit è stato promosso dalle Associazioni che rappresentano editori online, siti di e-commerce, operatori online e data driven advertising, investitori pubblicitari, in rappresentanza di circa 1.000 aziende associate.
La volontà che ha mosso il Garante e le Associazioni è quella di una sempre maggiore trasparenza nei modelli di business volta ad accrescere la consapevolezza degli utenti. Internet è sempre di più una fonte di primaria importanza per il pluralismo informativo. È quindi fondamentale, per lo sviluppo dell’ecosistema digitale e per continuare a garantire una pluralità di informazioni, il rispetto di regole fra tutti gli operatori anche sotto il profilo della privacy.

“La vera sfida di oggi per l’Autorità di fronte alla complessità e alla rapidità delle innovazioni, è quella di rendere concreti i principi di protezione dei dati, effettiva la trasparenza dei trattamenti, agevole l’esercizio dei diritti degli utenti. Si tratta di un obiettivo che comporta la necessità di superare la logica di informative troppo dispersive o formule di acquisizione del consenso complesse, adottando piuttosto soluzioni che siano flessibili e tecnicamente compatibili con le nuove realtà. Con il provvedimento sui cookie, il Garante ha potuto concretamente dimostrare come sia possibile, se non anticipare, almeno governare le innovazioni, imponendo il rispetto della trasparenza di operazioni di profilazione, spesso occulte, compiute sui dati degli utenti. Chi naviga on line deve poter decidere in maniera libera e consapevole se far usare o no le informazioni raccolte sui siti visitati per ricevere pubblicità mirata”. Ha dichiarato il Garante per la Protezione dei Dati Personali, Antonello Soro.

Grazie al kit di implementazione gli utenti saranno infatti informati con più chiarezza e trasparenza sulle caratteristiche e le finalità dei cookie installati dai diversi siti (comprese le terze parti) operanti sul web e potranno esprimere agevolmente il proprio consenso informato al uso e installazione dei cookie stessi: per siti che utilizzano non solo cookie tecnici, gli utenti troveranno al loro primo accesso anche un banner informativo sintetico. Questo è in linea con la domanda di semplificazione chiesta da metà del campione interrogato dall’indagine Doxa, una proiezione di circa 15 milioni di utenti, che ritiene che un’informativa più sintetica porti a una maggiore tutela. L’indagine condotta da Doxa Advice ha messo in risalto come per il 90% del campione la condivisione di informazioni personali faccia sempre più parte della vita moderna e rappresenti anche vantaggi ed opportunità. Risulta infatti molto diffusa e consistente la consapevolezza che il consenso all’utilizzo di alcuni dati personali (di contatto, socio-demografici, sugli stili di consumo) permette di ricevere proposte commerciali, editoriali, di entertainment vantaggiose economicamente, di migliore qualità e più in linea con i propri interessi: oltre il 90% degli intervistati riconosce tali benefici e quasi il 70% considera un valore ricevere offerte commerciali personalizzate.

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In merito alle informazioni da tutelare con maggiore attenzione, gli Internauti italiani sembrano avere le idee piuttosto chiare, confermando alcuni tratti archetipici della cultura diffusa del nostro Paese. Nell’ordine il denaro (91%), la famiglia (81%) e la salute (80%) sono gli ambiti per cui si pretende la massima riservatezza.

Il kit di implementazione della cookie law, realizzato dalle Associazioni sulla base delle indicazioni del Garante della Privacy, porterà un sostegno concreto agli operatori di mercati in costante crescita come quelli dell’informazione, dell’online advertising e dell’e-commerce. In particolare, l’online advertising in Italia vale nel 2014 circa 2 miliardi di Euro, con una crescita del 12,7% rispetto all’anno precedente (rielaborazione IAB, Nielsen e Polimi). Come dimostrato da una ricerca McKinsey commissionata da IAB Europe, relativa allo studio del valore economico di tutti i servizi gratuiti della Rete, per ogni euro speso in advertising online dalle aziende gli utenti ricevono l’equivalente di 3 euro in servizi erogati, con un valore del “consumer surplus” generato dall’online advertising in Europa e negli USA di 190 miliardi di euro nel 2015 rispetto al 2010 quando era di circa 100 miliardi, pari a circa l’85% del surplus totale generato dai servizi web.
Anche l’eCommerce, uno dei fenomeni economici più rilevanti a livello mondiale, in grado di dare impulso anche a contesti economici recessivi, prosegue una crescita annua a doppia cifra dal 2010 ad oggi. Infatti, dopo aver ottenuto un incremento del 16% nel 2014, l’eCommerce registrerà per il 2015 un’ulteriore crescita del 15% che porterà il mercato a superare i 15 miliardi di € (previsioni Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano). Nel 2014 gli acquirenti online italiani sono oltre 16 milioni, pari a più del 25% della popolazione italiana. Tra questi, 11 milioni effettuano almeno un acquisto online al mese. Le potenzialità dell’eCommerce sono davvero molto incoraggianti: in Europa sta già coinvolgendo direttamente ed indirettamente quasi 2,5 milioni di lavoratori.
Il kit di implementazione, a cui hanno collaborato anche Anorc, Assirm, Assocom, FCP, Unicom sarà disponibile liberamente per tutte le aziende interessate all’applicazione della cookie law sui siti delle associazioni stesse.

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