KickStarter arriva in Italia

La popolare piattaforma su cui ognuno può chiedere un finanziamento per il proprio progetto ora parla italiano, accetta gli euro e conti radicati nel nostro Paese

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Lunga vita al crowdfunding. Nell’ultimo periodo la parola è entrata di diritto nel gergo comune anche grazie a trasmissioni come Shark Tank che seppur si basino sulla volontà di un singolo di scommettere su un progetto, portano dentro la filosofia che è alla base della ricerca di fondi presso la massa: ho un’idea che credo possa essere vincente e chiedo a tutti gli interessati di contribuire a renderla possibile. Il vantaggio? Quello di potersi accaparrare l’oggetto o il servizio ad un costo minore di quello che sarà il prezzo di vendita finale. L’emblema del progetto di crowdfunding più famoso degli ultimi mesi è di certo Phonebloks, lo smartphone modulare preso a cuore da Google che lo ha poi trasformato in Project Ara.

Ciao Italia!

L’arrivo di KickStarter in Italia è una di quelle notizie che fa bene al paese. Precisiamo: fino ad oggi chiunque poteva contribuire ad un progetto ma pagando con una conversione della valuta in dollari o sterline, a seconda della provenienza dell’utente.  Quello che cambia è che adesso i creativi italiani possono creare le proprie inserzioni in euro e stabilire un conto radicato in Italia su cui ricevere i contributi seppur lasciando che il proprio progetto abbia un respiro internazionale. Gli inserzionisti possono infatti scegliere se descrivere in video i propri progetti sia in italiano che in inglese con la possibilità di aggiungere anche sottotitoli in diverse lingue. Non esiste un sito italiano di Kickstarter, i progetti nostrani fanno parte della community mondiale della piattaforma dove i finanziatori possono cercare i progetti in base alle località e trovare quelli più vicini.

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