Indra presenta il Piano Strategico 2015-2018

Indra è l'azienda tecnologica più sostenibile al mondo secondo il Dow Jones Sustainability Index

Indra ha presentato l’8 luglio il Piano Strategico 2015-2018, che include un insieme di linee strategiche che hanno come obiettivi il miglioramento dei livelli di competitività, la crescita sostenibile e la redditività.  

Il contenuto del Piano Strategico 2015-2018 di Indra è stato presentato nell’ambito dell’Investor Day da parte del presidente di Indra, Fernando Abril-Martorell, insieme a Javier de Andrés, amministratore delegato di Indra e i direttori generali Carlos Suárez, Rafael Gallego, Cristina Ruiz e Juan Carlos Baena.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Abril-Martorell ha affermato: “abbiamo definito un insieme di linee strategiche per raggiungere la nostra ambizione di crescita e redditività”. Questi fattori sono: una riduzione dei costi prevista a breve termine per ottenere risparmi e incrementare la competitività della Società; in secondo luogo, il miglioramento del portfolio di prodotti e progetti, la strategia commerciale e il modello di somministrazione come base per una crescita sostenibile e redditizia; e infine, come fattore acceleratore della crescita, favorire lo sviluppo di nuovi business. Abril-Martorell ha sottolineato: “grazie a Indra Digital completiamo la nostra offerta verticale con soluzioni ad alto valore aggiunto, accelerando la sua evoluzione”; come meccanismo di implementazione della strategia, ha rilevato un cambiamento culturale societario per focalizzare la Società verso una maggiore redditività e migliori risultati.

L’implementazione delle iniziative per la riduzione dei costi e le linee strategiche permettono ad Indra di fissare i seguenti obiettivi finanziari per l’anno 2018, considerando come base i numeri raggiunti nel 2014:

·         Una crescita delle vendite tra il 2,5% e il 4,5% nel tasso annuale composto, partendo dai 2.938 milioni di euro del 2014.

·         Margine EBIT ricorrente tra il 10% e l’11% per l’anno 2018. Il Margine EBIT (sulle entrate) 2014 è stato del 6,9%.

·         Una generazione di Free Cash Flow nell’anno 2018 di circa 200 milioni di euro, rappresentando circa un 6% delle vendite attese nel suddetto anno. Il Free Cash Flow del 2014 è stato di 47 milioni di euro, che rappresenta una percentuale del 1,6% sulle vendite.

·         Un rapporto debito finanziario netto / EBITDA di circa 1x nel 2018, rispetto al 2,5x del 2014.

Per business, il Piano Strategico 2015-2018 prevede:

·         Nella Difesa e Sicurezza, una crescita delle entrate del 3-5% nel tasso annuale composto, partendo dai 509 milioni di euro raggiunti nel 2014.

Leggi anche:  VMware annuncia i risultati finanziari del primo trimestre

·         Nel Trasporto e Traffico, un incremento delle vendite del 3-5% nel tasso annuale composto, partendo dai 620 milioni di euro raggiunti nel 2014.

·         Nei vertical dell’Information Technology, un aumento delle entrate partendo dai 1.809 milioni di euro registrati nel 2014.

Il presidente di Indra ha evidenziato che la Società si baserà sulla sua posizione singolare, intesa come l’unione di quattro pilastri fondamentali:

·         La leadership tecnologica per le operazioni nei business chiave.

·         Un portfolio equilibrato e solido, nelle differenti industry con cicli e differenti motori chiave, quali Difesa, Sicurezza, Trasporto e Traffico e Information Technology.

·         Un forte orientamento al cliente, con importanti componenti di adattamento e associazione e un approccio in investimenti congiunti e attività coordinate con i clienti.

·         Forza dei team di professionisti, con un’ampia conoscenza delle tecnologie chiave nelle industrie verticali e gruppi che combinano l’esperienza globale con un’implementazione locale.

Abril-Martorell ha commentato: “la nostra visione per Indra è quella di essere partner di un’avanzata tecnologia per le operazioni di business chiave ovunque”.

Per raggiungere questo obiettivo, la Società continuerà a creare un portfolio di prodotti ad alto valore aggiunto focalizzati sulla tecnologia per le operazioni dei business chiave. Inoltre, si baserà su una strategia di lancio verso il mercato come partner dei propri clienti consolidandosi nella conoscenza dei business verticali. In contemporanea, svilupperà un miglioramento continuo dell’efficienza nelle operazioni e nel modello di offerta di servizi. Parallelamente, trarrà dei vantaggi dalla nuova offerta Digital, per accelerare la crescita sui segmenti verticali. Tutto questo comporta che gli obiettivi di crescita sostenuta si basino su una nuova cultura focalizzata sulla redditività e sui gruppi di lavoro societari.

Revisione del portfolio di prodotti, strategia commerciale e modello di prestazione dei servizi

Tra i fattori chiave per il raggiungimento dei propri obiettivi di crescita sostenibile e redditizia, Indra realizzerà una revisione del proprio portfolio di prodotti e servizi, basandosi su quattro fattori di leva:

·         Dare priorità al portfolio di prodotti preesistente, concentrandosi sui prodotti ad alto valore aggiunto.

·         Una maggiore standardizzazione dell’offerta per acquisire le economie di scala e aumentare le conoscenze.

·         Un processo molto più selettivo per i progetti, con ridotti requisiti di dimensione e redditività.

Leggi anche:  Retail ibrido, la relazione senza confini

·         Una riorganizzazione del portfolio di business, includendo investimenti e disinvestimenti selettivi.

Indra effettuerà anche una revisione della strategia commerciale. Questo implica un rafforzamento della capacità commerciale in prodotti di valore aggiunto; la valutazione della conformità dei rischi e prezzi; il rafforzamento delle capacità dei gruppi commerciali; l’incremento delle entrate per cliente; il completamento delle strategie di mercato delle geografie con business specializzato per massimizzare la redditività del portfolio target e il supporto selettivo nei canali di terze parti.

In merito a quanto sopracitato, Abril-Martorell ha segnalato: “attraverso la revisione del nostro business e il conseguente indirizzamento verso prodotti propri di valore aggiunto, incrementeremo la redditività e le vendite incrociate”.

L’ottimizzazione del modello di prestazione dei servizi presenti nel Piano Strategico comporterà in Indra un aumento della redditività e un miglior posizionamento con i clienti, attraverso fattori che fungeranno da leva quali i prodotti standardizzati (che si svilupperanno con i costi, capacità e tempi più efficienti);  nuovi tools e processi di alta qualità per la gestione dei progetti; riduzione degli errori e sovraccosti; miglioramento continuo della customer experience per aumentare il livello di fidelizzazione.

Piano di riduzione dei costi

Secondo Javier de Andrés, amministratore delegato di Indra:  “siamo in una posizione ottimale per il conseguimento del nostro obiettivo volto al raggiungimento di un maggiore redditività, avendo effettuato una diagnosi sulle cause relative all’evoluzione della società negli ultimi anni e grazie alla presenza di nuove direttrici strategiche definite, contando su migliori prospettive macroeconomiche a breve e medio termine nei nostri mercati chiave”.

De Andrés ha argomentato le linee del piano di riduzione dei costi progettato per ottenere dei risparmi e incrementare la competitività di Indra, che si spera possa raggiungere un risparmio tra i 180 e 200 milioni di euro. Questo piano si divide in quattro azioni principali:

·         Riassetto organizzativo per un risparmio di circa 120 milioni di euro.

·         Costi di produzione e altri costi per un risparmio di circa 30 milioni di euro.

·         Riduzione dei sovraccosti e perdite nei progetti per un risparmio compreso tra 20 e 40 milioni circa.

·         Ottimizzazione del modello di delivery per un risparmio di circa 10 milioni di euro.

Il risultato finale di questo piano potrebbe variare, dato che la società ha avviato il processo di comunicazione con la rappresentazione legale dei lavoratori in Spagna ed è per questo soggetta al risultato finale delle negoziazioni.

Leggi anche:  ToolsGroup acquisisce Evo e integra l’AI reattiva leader di settore

Progetti onerosi ed altri effetti

In base alla procedura stabilita, i responsabili dei progetti di Indra realizzano stime per verificare periodicamente l’evoluzione dell’esecuzione delle principali ipotesi tecniche ed economiche dei progetti del proprio portfolio. All’interno di questa analisi si conferisce particolare attenzione a quei progetti con maggiore probabilità di deviazione sul piano e pertanto capaci di generare un impatto finanziario negativo. Questo processo è controllato dalla direzione di Indra in conformità alle responsabilità presenti nel nuovo modello di organizzazione.

Considerando la soglia di tolleranza del rischio che la Società considera di dover assumere nell’analisi delle stime, ha controllato i progetti alla chiusura del mese di maggio e sono stati evidenziati una serie di eventi che implicano dei cambiamenti delle previsioni e aspettative su alcuni progetti, essendo emersi dei dubbi sulla possibilità di recupero delle commesse, come i costi che eccedono l’importo delle entrate previste nel contratto e gli indennizzi per inadempienza.

Quanto descritto in precedenza, comporta la necessità di registrare un risultato negativo di circa 260 milioni di euro (dati del 31 maggio 2015 che potrebbero variare a chiusura del bilancio del primo semestre). I progetti in America Latina, soprattutto in Brasile, rappresentano la maggioranza (59%).

Per effetto delle nuove stime di questi progetti, dell’aggiornamento delle prospettive di business e macroeconomiche e del Piano Strategico, la revisione del valore recuperabile degli asset associati alle unità generatrici di cash del Brasile, Consulting Group e del Portogallo, e delle basi imponibili negative capitalizzate, la compagnia ha deciso di procedere alla correzione del valore di alcuni asset (entrambi gli effetti hanno riguardato gli asset soprattutto in Brasile, 87% del totale) per un ammontare complessivo di 135 milioni di euro.

Pertanto, il totale complessivo al 31 maggio del 2015 ammonterà a circa 395 milioni di euro senza considerare gli effetti fiscali positivi associati. Di questo importo, l’impatto negativo sulla cassa sarebbe solo di 87 milioni, di cui 35 milioni entro il 31 dicembre 2015, mentre il resto verrebbe distribuito nei prossimi otto esercizi.