Banca del Piemonte, governance dei rischi con Augeos

La partnership tra le due realtà ha migliorato la gestione del rischio operativo grazie a un prodotto semplice e flessibile, con il valore aggiunto della collaboration. In futuro si pensa a coprire le aree della banca maggiormente significative

Informatica e banche. Il connubio tra IT e soggetti specializzati nel mondo finanziario è sempre più forte. La tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita, e non esclude una dimensione cruciale, quella della gestione del risparmio e degli investimenti di denaro. Augeos e Banca del Piemonte sono un esempio perfetto di come innovazione e tradizione possano sposarsi nel segno del servizio al cliente, dell’attenzione ai valori della relazione umana coltivata nella dimensione locale, restando però al passo con i tempi.

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Dagli inizi a oggi

Gli inizi di Banca del Piemonte risalgono alla Torino del 1912, precisamente alla Banca Anonima di Credito, che acquisirà slancio grazie all’iniziativa imprenditoriale di Camillo Venesio. Sua è l’intuizione di fondare, nel secondo dopoguerra, la Banca di Casale e del Monferrato, instaurando un rapporto privilegiato con artigiani, commercianti, professionisti e piccole e medie imprese del territorio, gestendo anche i risparmi delle famiglie. Vittorio Venesio, figlio del fondatore, proseguirà su questa strada e consoliderà l’attività con una fusione tra la Banca Anonima di Credito e la Banca di Casale e del Monferrato, operazione che segnerà la nascita di Banca del Piemonte. «Si tratta di una realtà indipendente e di piccole dimensioni, molto solida e che da sempre si ispira al principio di sana e prudente gestione» – spiega Marco Aiassa, responsabile del risk management di Banca del Piemonte. L’esigenza fondamentale della banca era dotarsi di una soluzione per il risk self assessment. Dopo la fase iniziale di software selection, la scelta è ricaduta su RiskShelter di Augeos, società torinese con esperienza consolidata nel settore finance e nei prodotti software per banche e istituti di credito. «Non abbiamo scelto solo il software che ci sembrava migliore, ma anche il supporto funzionale e consulenziale garantito da Augeos. La professionalità dimostrata dal fornitore si è dimostrata il vero valore aggiunto» – prosegue Sara Mazza, viceresponsabile risk management di Banca del Piemonte.

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RiskShelter, prevenzione del rischio targata Augeos

RiskShelter è la soluzione di Augeos per i rischi operativi, che consente di archiviare e analizzare gli eventi di perdita, mappare i rischi nei processi aziendali e gestire i piani d’azione. «La validità del software risiede anche nella sua versatilità, che abilita funzioni di data collection e migliora i workflow dei modelli approvativi, tenendo traccia di tutte le operazioni effettuate. E questo è fondamentale ai fini della compliance normativa» – sottolinea Mazza. La volontà di migliorare la gestione del rischio operativo è stata la motivazione di base per l’adozione del software, spiega invece Aiassa. Le funzionalità di data collection sono state implementate in seguito. «Ugualmente importante è stato il follow-up per implementare efficacemente le politiche di mitigazione dei rischi operativi a partire dalle risultanze rilevate dal risk management». Tra i punti di forza del software anche un sistema di reportistica immediata, semplicissimo da utilizzare e customizzabile sulle necessità dell’utente. «Oltre agli evidenti vantaggi di RiskShelter, ciò che abbiamo acquisito sono le capacità metodologiche offerte da una realtà estremamente professionale come Augeos» – aggiunge il manager. Ogni anno, la banca conduce progetti in ambito IT per restare aggiornata e competitiva, fondendo la forza della prossimità al territorio con il meglio che la tecnologia può offrire. «Vogliamo infine sottolineare il valore della collaborazione che Augeos ci ha offerto, nell’ottica di un costante miglioramento della gestione operativa. Saremmo orgogliosi se la nostra esperienza e il cambiamento anche culturale, che essa ha innescato, potessero ispirare le scelte di altre realtà paragonabili alla nostra» – conclude Aiassa.

Esperienza e metodo. Il segreto del successo

Metodologia, know-how e profonda conoscenza del mercato sono i pilastri del lavoro di Claudio Ruffini, fondatore e presidente di Augeos. L’azienda è nata dieci anni fa, ma il manager aveva già alle spalle una lunga esperienza nel settore della gestione operativa e del rischio. «Sintetizzando in tre aggettivi, Augeos è una realtà dinamica, solida e profittevole» – sottolinea Ruffini. I servizi e prodotti che l’azienda offre si concentrano su due vertical, quello del back office, con servizi su dati a valore aggiunto, l’aggiornamento, il pricing, la fornitura di dati anagrafici, e quello del governance, risk management and compliance (GRC). L’azienda è una realtà pluripremiata, menzionata nella Top 10 delle migliori aziende piemontesi (Premio Chiave a Stella, edizioni del 2009 e del 2011, organizzato da Camera di Commercio di Torino, UniCredit e API) e ha al suo attivo anche partnership con importanti università americane. «La tematica connessa ai rischi ha ricevuto un forte impulso normativo negli ultimi anni, in seguito a noti episodi che hanno spinto l’intero settore del banking&finance a dotarsi di una regolamentazione più stringente a tutela dei clienti» – spiega Ruffini. I rischi, in questo caso, riguardano sia la governance delle aziende che il controllo d’impresa. RiskShelter fa parte della suite GRC di Augeos per la governance e il controllo dei rischi. Ma esattamente cosa sono i rischi operativi di una banca? «In pratica, tutti quelli possibili a eccezione del rischio di credito o di mercato. Ne fanno parte, per esempio, i rischi normativi, di software, i furti, eventi disastrosi e altre categorie». La normativa in materia ha imposto alle banche di disporre di riserve a bilancio per far fronte a rischi operativi da valutare su base statistica, secondo determinate metodologie e prodotti software. Ma spetta al risk manager che si trova in ogni banca e in ogni azienda il compito di prevedere, gestire e mitigare i rischi. E qui entra in gioco la soluzione di Augeos.

Efficienza e rapidità

La suite GRC, di cui fa parte il software scelto da Banca del Piemonte, è pensata sia per la parte di compliance normativa che per i rischi informatici. «Ogni evento rischioso per un’azienda, comprese quindi anche le banche, può trasformarsi in un danno che ha un certo grado di incidenza nel bilancio. I rischi vanno rilevati, mappati e analizzati, per deciderne il livello di accettabilità e definire le azioni più adeguate per mitigarli» – continua Ruffini. Il principale organismo regolatore è la Banca d’Italia, mentre in sede europea vigono gli accordi di Basilea II. La realtà italiana è caratterizzata da aziende medio-piccole, che adottano quindi il cosiddetto “approccio standard” nella gestione dei rischi e nelle verifiche organizzative. «Banca del Piemonte è un gruppo estremamente serio e molto motivato, con una leadership forte. Un aspetto in particolare mi ha impressionato: la rapidità con cui è stato condotto tutto il progetto, dalle interviste iniziali per mappare rischi e necessità del personale, alla delivery e alla formazione. Ci sono voluti non più di tre mesi per portare a termine l’intero progetto». La metodologia di lavoro ha previsto un ampio coinvolgimento di tutti i settori interessati della banca. Il software è stato customizzato sulle esigenze degli operatori, e sono state condotte interviste di persona ai vari process owner, non solo somministrando questionari, ma organizzando vere e proprie sessioni per dialogare con gli utilizzatori finali. «Banca del Piemonte ha comunicato in modo molto efficace i vantaggi del nuovo sistema, veicolando una mentalità vincente, orientata al miglioramento continuo. Possiamo solo essere pienamente soddisfatti di questa collaborazione, che conferma da parte nostra i pregi di un software semplice da usare, chiaro e immediato. Continueremo a puntare anche in futuro nell’area della consulenza per i rischi operativi e il GRC, per accompagnare i clienti in un percorso di eccellenza e di successo» – conclude Ruffini.

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