BlackBerry ne licenzia altri 200. Quale futuro per l’azienda?

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125 dipendenti al quartier generale di Waterloo e altri 75 dell’impianto di produzione in Florida sono rimasti a casa nonostante gli ultimi dati finanziari

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Sembrava esser cominciato nel migliore dei modi questo 2016 per BlackBerry visiti i dati positivi riportati a dicembre. Tuttavia nelle scorse ore l’azienda ha dovuto comunicare il licenziamento di 200 dipendenti, circa il 35% dell’attuale forza lavoro. Si tratta di 125 persone ubicati nel quartier generale di Waterloo, in Ontario e di altre 75 impiegate presso l’impianto di produzione di Sunrise in Florida. La mossa segue un precedente taglio di personale, sempre di 200 unità, avvenuto a settembre tra i team che lavoravano ai dispositivi con sistema operativo BlackBerry 10, destinato ad essere rimpiazzato del tutto da Android.

La storia

Le ultime notizie arrivano in contemporanea alle statistiche sulle perdite di BlackBerry nel comparto smartphone: -20% sin dal 2010, un declino sorpassato solo da Nokia, che a causa della dismissione di Symbian, ha visto scendere il suo market share del 47%, anche a causa dello stop nella produzione di cellulari a seguito dell’accordo con Microsoft. Non pare però che BlackBerry sia intenzionata ad uscire dal mondo della telefonia mobile. Stando a quanto confermato da Cormak Securities, John Chen, attuale CEO di BlackBerry starebbe cercando di focalizzarsi principalmente sullo sviluppo di software, tagliando chi finora non si è dedicato a questo. Che sia la fine di un’azienda anche produttrice di hardware? Difficile a dirsi ma è palese come gran parte degli sforzi della canadese abbiano portato risultati quasi solo dal lato software e meno da quello della vendita di smartphone. In tal senso sarà interessante capire il risultato di Priv, il primo cellulare del gruppo con sistema operativo Android. Non un’ultima spiaggia ma un punto cruciale nella storia di un marchio storico.

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