Perché Google vuole vendere Boston Dynamics

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Aumentano le voci su un possibile divorzio tra Alphabet e la controllata attiva nel campo della robotica

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Assenza di introiti e poca collaborazione con altri reparti. Questo ci sarebbe alla base della decisione di Google di vendere le proprie quote della Boston Dynamics, azienda specializzata nel campo della robotica e Intelligenza Artificiale. Dopo aver mostrato al mondo Atlas e altre incredibili costruzioni umanoidi, ora la società sembra sul punto di passare in altre mani, a quanto pare quelle del Toyota Research Institute oppure di Amazon. La notizia, di per sé, è davvero spiazzante visto che a più riprese sia Google che Boston Dynamics avevano aggiornato il mondo con lo stato dell’arte dell’avanzamento robotico.

I motivi del divorzio

Il punto è dunque un altro: le macchine attualmente in sviluppo hanno una declinazione consumistica o no? In poche parole, il lavoro in fase di svolgimento porterà a concreti risultati? Risposte quasi del tutto negative, almeno come tempistiche certe, avrebbero fatto propendere Google per un abbandono del progetto di collaborazione con la probabile convinzione di poter camminare da sola (o con altri partner) verso una simile strada. Secondo Bloomberg, le unità di Boston Dynamics atte a collaborare con Google non avrebbero poi legato molto con i rami interni, soprattutto quelli dislocati in California e a Tokyo. Aaron Edsinger, direttore della sezione robotica di Google a San Francisco, avrebbe addirittura pianificato di realizzare un robot elettrico e autonomo a basso costo per una diffusione di massa. La mancanza di interesse da parte di Boston avrebbe sancito la fine della storia tra le due compagnie.

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