HCM, come gestire il cambiamento in un’ottica strategica

L’esigenza di innovare e di adottare strumenti efficienti per la gestione delle risorse umane ha portato Schneider Electric a scegliere ADP

Schneider Electric è specialista globale nella gestione dell’energia e dell’automazione. Con un fatturato di circa 27 miliardi di euro nel 2015, conta su oltre 160mila dipendenti che servono clienti in più di 100 paesi, aiutandoli a gestire la loro energia e i loro processi in modo sicuro, affidabile, efficiente e sostenibile. Dal più semplice interruttore al più complesso sistema di gestione, la tecnologia, i software e i servizi di Schneider Electric migliorano il modo in cui i clienti gestiscono e automatizzano le proprie attività. Le tecnologie connesse dell’azienda stanno ridisegnando le industrie, trasformando le città e arricchendo la vita delle persone. In Schneider Electric questo processo viene chiamato Life is On.

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Esigenze operative

Nonostante le dimensioni e le esigenze dell’azienda, la gestione del payroll e dei processi relativi alle risorse umane veniva fatto internamente attraverso sistemi e infrastrutture che, per essere efficienti, necessitavano di un alto livello di customizzazione. Ciò aveva come inevitabile conseguenza elevati costi di manutenzione e difficoltà gestionali che, con il crescere delle complessità tecniche, producevano problematiche sempre più importanti a ogni livello operativo. In questo scenario, diventava necessario ripensare i processi aziendali e valutare l’adozione di un sistema di gestione del payroll più strutturato, con un grado di supporto tecnologico adeguato al quale far corrispondere anche un cambiamento interno dei processi relativi alla gestione delle risorse umane. L’utilizzo di SAP, il sistema in uso, non risultava essere più in linea con le esigenze di Schneider Electric, poiché con il passare degli anni era stato profondamente personalizzato sulle specifiche esigenze dell’azienda, rendendo difficili gli aggiornamenti di sistema e portando, di fatto, a una incredibile difficoltà di gestione.

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Obiettivo del progetto

«L’obiettivo principale era di rivolgersi a un partner che avesse la capacità di erogare non solo servizi di gestione del payroll, ma che fosse in grado di fornire anche la governance necessaria per esercitare un controllo di tutte le risorse attraverso strumenti flessibili e di facile implementazione» – afferma Carlo Carrescia, human resources vice president. «Dopo un confronto tra le offerte dei principali provider, la scelta su ADP è stata dettata dalla comprovata esperienza in ambito payroll e HR, nell’innovazione e nelle competenze di project management quali fattori differenzianti. Non da ultimo, ha giocato la componente della convenienza in termini di investimento». Lo sviluppo del progetto durato 7 mesi è passato attraverso diverse fasi tra cui l’analisi della fattibilità, la realizzazione delle infrastrutture IT, l’implementazione dei sistemi di payroll e, non meno importante, la fase di change management, tra tutte la più sfidante. L’introduzione di un nuovo sistema di gestione HR ha creato in azienda un nuovo approccio nelle modalità di comunicazione e di coinvolgimento dei dipendenti, sviluppando una cultura organizzativa orientata al cambiamento e a una nuova percezione della realtà lavorativa, contribuendo così a una maggiore valorizzazione del capitale umano.

Risultati ottenuti

Affidando ad ADP la gestione del payroll, delle presenze, il budget del lavoro e la gestione amministrativa dei propri dipendenti, Schneider ha sollevato le proprie persone HR da lavori ripetitivi e a scarso valore aggiunto, consentendo loro di focalizzarsi sulle attività strategicamente rilevanti, a diretto supporto del core business dell’azienda. In questo nuovo assetto di gestione dei processi HR, i risultati non si sono fatti attendere e Schneider Electric ha conseguito una serie di benefici quali l’affidabilità dei sistemi, processi chiari e condivisi, un supporto continuo in qualsiasi momento dell’anno e un’ottimizzazione del numero di persone HR dedicate. Inoltre, con un ritorno dell’investimento ottenuto in circa un anno. «Nel tempo – conclude Carrescia – Schneider Electric ha esteso il numero di servizi affidati ad ADP, a riprova del fatto che crediamo nella capacità del nostro partner di soddisfare le nostre esigenze. Per il futuro, ci attendiamo che ADP continui a essere un partner strategico capace di supportare la nostra crescita».

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