Nokia, Vodafone e BT si impegnano per il 5G entro il 2020

La più grande promessa delle connessioni del futuro si avvicina con la sigla di un manifesto comune

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Nokia, Vodafone, BT e tante altre compagnie internazionali hanno siglato un manifesto di intenti comuni con la promessa di collaborare per lo sviluppo del 5G, in Europa, a partire dal 2020. Il documento, firmato da un totale di 17 CEO dai più importanti operatori al mondo, contiene una serie di linee guida da intraprendere per lo sviluppo della rete mobile di prossima generazione, che abiliterà una serie di funzionalità aggiuntive web-based. Il punto cruciale riguarda le tempistiche: la copertura del 5G dovrebbe ottenere una prima, importante, risposta a partire dal 2020 nel nostro continente, ovvero qualche anno dopo i primi test.

Ma la neutralità…

“Gli operatori europei hanno concordato il lancio del 5G in almeno una città di ognuno dei 28 paesi che fanno parte dell’unione – si legge – così da rendere concreto l’ecosistema del futuro”. Non sappiamo ancora quale comune italiano potrà sperimentare il successore dell’LTE ma, con tutta probabilità, la scelta ricadrà tra due delle città più importanti: Milano o Roma. “Una delle migliorie fondamentali portate dal 5G sarà la possibilità di fornire servizi virtuali su determinate porzioni di rete, così da soddisfare le richieste senza intasare la banda. Fette del genere sono pensate per lavorare su infrastrutture condivise, senza il deterioramento o la perdita di qualità durante l’accesso”. Secondo i firmatari, il problema principale nello sviluppo della rete 5G potrebbe arrivare dalle linee guida in materia di neutralità, di recente proposte anche in Italia e in attesa di arrivare al Senato. Il fulcro nella net neutrality è ovunque un po’ lo stesso e si basa sulla negazione dell’offerta di connessione internet a velocità diverse, migliori a fronte di un corrispettivo diverso dal canone sostenuto. Secondo i 17, porre delle barriere del genere vorrebbe dire negare l’innovazione.

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