Zuckerberg fa il punto sull’assistente domestico Jarvis

Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, ha parlato dei progressi fatti nello sviluppo dell’assistente domestico Jarvis

Da qualche tempo il CEO di Facebook Mark Zuckerberg sta lavorando personalmente a un assistente vocale in grado di gestire diverse funzioni all’interno della casa. La sua intelligenza artificiale è stata battezzata Jarvis (Just A Rather Very Intelligent System), acronimo che non troppo casualmente si rifà all’AI creata dal personaggio dei fumetti Iron Man. A ottobre il co-fondatore del social network aveva chiesto agli iscritti alla sua piattaforma di trovare una voce per Jarvis e tra quelli che si sono proposti c’era anche Robert Downey Jr, che interpreta Tony Stark nella serie cinematografica della Marvel.

Per Zuckerberg è ora arrivato il momento di fare il punto della situazione e tramite il proprio account ufficiale ha parlato dei progressi fatti con Jarvis. L’AI è stata scritta con tre differenti linguaggi di programmazione (Python, PHP e Objective C) e il CEO di Facebook ha ammesso di aver avuto molte difficoltà a renderla compatibile con tutti i dispositivi elettronici della casa come termostati, illuminazione, Smart TV e frigoriferi. Il problema principale è infatti individuare uno standard di comunicazione comune tra i vari oggetti.

“Finora, quest’anno, ho costruito un semplice prototipo di intelligenza artificiale con cui posso parlare al telefono o tramite computer, – scrive Zuckerberg – che è in grado di controllare vari aspetti della mia casa, tra cui le luci, la temperatura, gli elettrodomestici, la musica e i dispositivi di sicurezza, che impara i miei gusti e le mie abitudini, che può apprendere nuove parole e concetti, e che può anche divertire Max (sua figlia, ndr)”. Al momento Jarvis è dunque inferiore a soluzioni come Google Home o Amazon Echo ma bisogna considerare che per ora si tratta solo di un progetto “amatoriale”.

Al momento il numero uno di Menlo Park non ha diffuso immagini o video che mostrano il funzionamento di Jarvis ma in una intervista da lui rilasciata a Fastcompany è possibile vedere alcuni spunti che permettono di farsene un’idea.