Il grafene del MIT è il materiale del futuro

I ricercatori sono riusciti a ottenere oggetti in 3D partendo da un composto basato sul grafene: più leggero dell’aria e dieci volte più forte dell’acciaio

Al MIT il futuro è di casa. Dopo vari mesi di ricerche e tentativi, i ricercatori del prestigioso istituto statunitense sono riusciti a realizzare oggetti in tre dimensioni basandosi su un composto al grafene. Il risultato è un prodotto più leggero dell’aria ma anche 10 volte più resistente dell’acciaio. In che modo ci sono riusciti? Comprimendo, fino a fonderle, piccole parti di grafene tramite il calore e a la pressione, senza però intaccarne la composizione chimica. Fino ad oggi la difficoltà era quella di non poter sfruttare le qualità bidimensionali del grafene in materiali a tre dimensioni: come sappiamo infatti, lo strato monoatomico di atomi di carbonio che formano la particolare molecola si estende su due dimensioni, rendendo difficoltoso il passaggio alla terza.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

[ot-video type=”youtube” url=”https://www.youtube.com/watch?v=VIcZdc42F0g”]

Cosa cambia

I ricercatori sono riusciti a creare la nuova struttura tramite una stampante 3D proprietaria, che ha dato via a una configurazione “a spugna” che permette al grafene di organizzarsi su più livelli, mantenendo però una densità del 5%. Questo li permette di godere di una leggerezza da record, praticamente minore di quella dell’aria, conservando però quelle caratteristiche di forza e solidità che lo pongono davanti all’acciaio, in quando a resistenza. L’idea di usare il calore e la pressione per amalgamare il grafene e formare un combinato che è considerato molto simile alle diatomee marine, potrebbe aprire a innovativi contesti di utilizzo. Pensiamo alla costruzione di ponti, al telaio di aeroplani e mezzi di trasporto ma anche alle infrastrutture soggette a corrosione, come quelle che filtrano l’acqua. Grazie al grafene si otterrebbero non solo architetture più forti e stabili ma anche sottili e leggere, tali da poter essere integrate praticamente ovunque.

Leggi anche:  MEGA International aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite