La passione delle bambine per la scienza nasce alle elementari

Hi-Tech Girls è il nome del laboratorio organizzato da JA Italia e Siemens Italia l’11 marzo presso BASE Milano per avvicinare le bambine dai 7 ai 12 anni alla tecnologia e alle materie scientifiche. L’obiettivo è superare il divario ancora molto forte tra la presenza maschile e femminile nei settori legati agli amibiti di Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica (STEM)

Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica offrono sempre più opportunità lavorative, ma persiste un gap nell’accesso delle ragazze a percorsi formativi tecnico-scientifici. Per stimolare l’interesse verso queste materie fin dai primi anni di scuola, JA Italia e Siemens hanno organizzato l’11 marzo, presso BASE Milano, il laboratorio “Hi-Tech Girls”. Si è trattato di un pomeriggio di attività ludico-didattiche aperto alle bambine dai 7 ai 12 anni, con un percorso che si basa sulla metodologia del Design Thinking. L’evento era aperto sia alle figlie di collaboratori di Siemens sia a bambine del territorio di Milano e hanno partecipato complessivamente circa 40 giovani studentesse.

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Le bambine sono state suddivise in gruppi e con il supporto di alcune facilitatrici ed esperte di fisica, ingegneria, matematica sono state accompagnate nell’elaborazione e realizzazione di una soluzione tecnica nata all’interno della squadra grazie alle competenze preziose e uniche di ognuna di loro.

Il laboratorio si inserisce nell’ambito delle iniziative sviluppate nel “Mese delle STEM” (marzo 2017) promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in occasione della giornata internazionale della donna, con l’obiettivo di avvicinare bambine e ragazze al digitale, alla tecnologia, alla scienza. L’iniziativa punta, inoltre, a stimolare la passione verso questi ambiti affinché sempre più donne possano sceglierli per la propria carriera formativa e professionale futura, superando così un divario di genere ancora molto forte.

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Durante questo workshop, partendo dall’analisi di una sfida di fisica e ingegneria, le bambine hanno formulato domande, raccolto informazioni, elaborato ipotesi, dato forma alla loro soluzione, fino ad arrivare a presentarla a un pubblico (composto perlopiù dai loro genitori) nelle fasi conclusive del laboratorio.

“Avvicinare donne e bambine al mondo della scienza significa offrire loro una visione concreta e appagante verso le sue professioni.” Afferma Eliana Baruffi, Presidente di Junior Achievement Italia. “È in questo contesto che si inserisce la didattica di JA Italia che, attraverso iniziative di educazione imprenditoriale proprie dell’area STEM, aiuta le bambine sin da piccole a sviluppare anche importanti abilità trasversali come la capacità e il desiderio di apprendere e di reinventarsi continuamente, unite a competenze proprie della sfera sociale ed emotiva, come l’autoefficacia, la collaborazione, la comunicazione, il problem solving, la creatività e lo spirito d’iniziativa, solo per citarne alcune”.

“Accendere la curiosità oggi per avere domani più ingegneri e scienziati è la nostra ambizione” aggiunge Federica Fasoli, HR Director di Siemens Italia. “Il laboratorio che abbiamo promosso va dritto al cuore di questo straordinario tema, non potremmo essere più entusiasti! Aiutare le bambine a conoscere materie come la scienza, tecnologia, ingegneria e matematica serve a indirizzarle verso una carriera che non va esclusa a priori. Vogliamo fortemente contribuire a sfatare il mito che le carriere STEM siano difficili, noiose e solo per i ragazzi”.

Dal 2003 al 2013 la percentuale di persone che lavorano nei settori STEM è cresciuto del 12%, il triplo rispetto all’incremento totale dell’occupazione nell’Unione Europea. Le professioni in questo settore rappresentano ormai il 7% dei posti di lavoro disponibili, e la domanda relativa alle competenze legate a queste discipline sta aumentando sempre di più, in particolare nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).

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In Europa la percentuale di donne che lavorano nel settore ICT è l’1%, mentre le donne che hanno conseguito una laurea in una delle discipline STEM è del 20%. Per quanto riguarda il mondo femminile, in Italia solo il 38% delle studentesse indirizza il proprio percorso formativo verso queste discipline; la percentuale è superiore alla media europea, ma queste studentesse finiscono per intraprendere, il più delle volte, professioni che non sono legate agli studi effettuati. Infatti la ricerca Pisa Gender Study sottolinea che solo il 9% degli sviluppatori di app sono donne e che il gender gap nelle materie STEM è pari al 4,6 punti percentuali.

Le trasformazioni rese possibili dalle nuove tecnologie stanno contribuendo allo sviluppo di scenari in continua e rapida evoluzione, con tassi esponenziali d’innovazione. La domanda globale di professionisti dotati di competenze tecniche nelle aree STEM è in continua crescita, al punto che milioni posti di lavoro nel mondo non riescono a essere coperti per mancanza di un’offerta adeguatamente preparata.