Quasi 1 miliardo di assistenti vocali nelle nostre case entro il 2020

amazon echo

Le stime degli analisti sono alte, forse troppo: 970 milioni di dispositivi fungeranno da supporto intelligente con una crescita costante nei prossimi tre anni

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Non usano mezze misure gli esperti di Strategy Analytics: sono 970 milioni gli accessori dotati di supporto vocale attesi entro il 2020 in tutto il mondo, sulla scia di un trend avviato nei mesi scorsi da Alexa di Amazon. Echo, lo speaker lanciato da Jeff Bezos, è per ora quello principale che permette di godere dell’assistente virtuale tra le mura domestiche, ma presto tanti altri godranno di una AI avanzata, in grado di interfacciarsi con gli altri oggetti connessi in casa. Saranno già 88 milioni i device spediti nel 2017, ai quali se ne aggiungeranno 347 negli anni successivi, per arrivare appunto quasi a quota 1 miliardo.

Stime plausibili

Quanto ci sia di vero dietro a numeri del genere non è possibile dirlo, non oggi almeno. Certo, Amazon Echo è un successo negli USA ma altrove non se ne sente ancora l’ “eco”, anzi nemmeno l’esigenza, visto che è tutto il settore domotica a compiere piccoli passi alla volta. Come in passato, il boost principale potrebbe dunque arrivare dal mondo professionale, con aziende e uffici a sperimentare prima delle famiglie i vantaggi di un assistente vocale in-house, capace di rispondere alle esigenze più comuni ma anche a quelle di business, grazie all’apertura dell’ecosistema verso integrazioni peculiari. Un esempio? Basti pensare a un sistema di Intelligenza Artificiale, sotto forma di speaker, ma non solo, collegato a un CRM o un ERP, abile a comunicare con il software e recepire informazioni di varia natura, per soddisfare le richieste formulate solo attraverso la voce dai dipendenti. Non un contesto immaginato ma del tutto possibile, secondo Strategy Analytics.

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