Sony DPT-RP1 è il nuovo tablet che minaccia le agendine

Digitalizzazione è anche questo: lasciar perdere documenti e appunti di carta per puntare tutto su uno schermo di qualità. Disponibilità dal 5 giugno

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Nell’estate del 2014 Sony lanciava il suo DPT-S1, una specie di lettore ebook dalle grandi dimensioni, pensato per sostituire del tutto i fogli di carta. Il suo funzionamento non aveva nulla di sconvolgente, avvicinandosi molto a quello degli e-reader più famosi, per qualità dello schermo e tecnologia utilizzata. Certo, la differenza è che sul prodotto di Sony ci si poteva soprattutto scrivere, ma nell’era dei contenuti 4K e HDR sembrava davvero un passo indietro. Ecco allora l’idea: lavorare su un dispositivo qualitativamente migliore, sempre rivolto alla massiva produttività on mobile. Il nome in codice del progetto è DPT-RP1 e rappresenta il meglio che oggi Sony può offrire nel campo della digitalizzazione che mira a prendere il posto degli archivi cartacei, a scopo professionale. Si, perché non vi ritroverete a leggere il quotidiano preferito su un tablet del genere (dal costo probabilmente non irrisorio visti gli oltre 900 euro del precedente) ma a sfogliare decine di file word, excel e pdf, godendo di un pannello da 13,3 pollici con risoluzione da 1650 X 2200 pixel, la stessa, in proporzione, degli smartphone di nuova generazione oltre l’HD.

Lunga vita alla biro

Ma non solo: per far dimenticare la fidata agendina, c’è anche bisogno di replicare l’utilizzo di una biro, nel modo più naturale possibile. Così, quella sviluppata da Sony è una pen in grado di beneficiare dell’interfaccia Digital Paper App, che permette di annotare quello che si vuole, con la precisione del tocco analogico, per poi condividerlo con altri tablet o computer, tramite la connessione wireless. Non si conoscono tutti i dettagli del prossimo modello che, secondo The Verge, vedrà la luce in Giappone dal 5 giugno. Quello che è certo è che il device si rivolge sia agli utenti professionali che ai consumer e per questo verrà venduto tramite canali commerciali verticali e catene di elettronica, anche se difficilmente potrà contrastare il dominio dell’iPad in un mercato che stenta a riprendersi dopo il boom di qualche anno fa.

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