Facebook Messenger supporta PayPal

La piattaforma di p2p entra a far parte del client di chat del social network in via sperimentale negli Stati Uniti

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Se il borsellino si fa sempre più digitale, Facebook non vuole restare escluso dalla rivoluzione in atto. Come da certe indiscrezioni dei giorni scorsi, Messenger ora supporta i sistemi di pagamento via p2p di PayPal, aprendosi così a un canale oramai diventato standardizzato e accettato da più parti, seppur solo qualche anno fa risultasse poco affidabile e difficilmente integrabile all’interno di contesti di fruizione globali. Avviato in maniera sperimentale negli Stati Uniti, il peer-to-peer della piattaforma pensata anche da Elon Musk permetterà di scambiare valuta liquida tra gli iscritti a Facebook Messenger grazie a un’estensione apposita per il client di chat di Mark Zuckerberg, che non solo semplificherà le transazioni ma potrà anche seguire gli utenti nel caso di dispute e contestazioni.

Come funziona

L’ufficialità della manovra è arrivata da Bill Ready, COO di PayPal che sul blog della compagnia ha spiegato il funzionamento del servizio: “Quando si crea su Messenger un messaggio con una sola persona o anche con un gruppo, gli utenti possono cliccare l’icona blu e selezionare il pulsante verde Payments per inviare o chiedere rapidamente denaro. Chi vuole può dunque scegliere PayPal come fonte di finanziamento quando si effettua un pagamento p2p con i contatti aggiunti sulla chat”. Come detto, la novità è in dirittura di arrivo certa ma limitata geograficamente agli Stati Uniti, il mercato forse più pronto a restituire feedback continui e utili in vista di un’implementazione futura.

Per supportare i clienti lungo tutto il percorso di invio e riscossione del denaro, PayPal ha avviato anche una forma di assistenza continua online, proprio tramite Messenger, così da rispondere a tutte le domande e dubbi in questione ma anche per aiutare i navigatori nel caso di problemi inerenti sia lo scambio di valuta che difformità nei servizi e prodotti oggetti delle transazioni. Nulla di più di quanto già accada con le piattaforme esistenti su desktop, smartphone e tablet.

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