Geico, l’innovazione per crescere, il successo parte dalle persone

Ogni azienda ha una storia che merita di essere raccontata. La storia di Geico è una di queste e si collega alle radici più autentiche della cultura d’impresa. Geico è sicuramente una storia di successo in termini di innovazione e di fatturato. Ma quello che colpisce di Ali Reza Arabnia è lo spirito di impresa e di responsabilità.

Per l’AD e presidente di Geico, l’innovazione non significa solo automazione, ma mettere al centro le persone. Non solo a parole. In Geico, che Reza e la moglie Laura acquisiscono dal gruppo Comau (oggi, in alleanza strategica con i giapponesi di Taikisha), l’innovazione è uno dei pilastri dell’azienda, le persone – però – sono il motore del cambiamento, perché permettono di sostenere la crescita nei momenti difficili e di scommettere sul futuro. Geico con sede a Cinisello Balsamo (dove a disposizione degli addetti c’è anche un consulente filosofico), ha realizzato alcuni tra gli impianti più innovativi per la verniciatura delle scocche delle principali case automobilistiche internazionali.

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Ali Reza Arabnia nasce a Teheran (Iran) nel 1955 da una famiglia di imprenditori edili. Quando Reza si trasferisce in Inghilterra per frequentare il college, conosce Laura che sposa due anni dopo. Laura è la figlia di Giuseppe Neri, fondatore dell’azienda insieme a Giancarlo Mandelli. Sullo sfondo della rivoluzione iraniana che rimescola tutte le carte, Reza studia a Roma e svolge diversi lavori, anche umili. Poi il suocero gli propone di sostituire per due mesi il contabile in Nigeria. E così inizia tutto. Studiando i processi aziendali, tra mille difficoltà, non ultimi il colpo di stato e le violenze tra le tribù, Reza migliora l’efficienza produttiva dell’impianto e allora il suocero gli chiede di ridisegnare il sistema di controllo di gestione del gruppo.

Ricordando tutto questo, in un dialogo ricco di spunti di riflessione con l’economista d’impresa, Marco Vitale – che alla storia di Geico ha dedicato uno dei preziosi libretti della Piccola Biblioteca d’Impresa di Inaz – Reza confida di avere avuto due fortune nella vita: «Un padre e una madre che mi hanno insegnato che nella vita ci sono le persone e ci sono le cose. Mai confondere le persone con le cose. Le persone hanno sempre una dignità. E le cose hanno sempre un valore relativo. La seconda fortuna è stata la possibilità di imparare dagli altri. Un uomo più è in contatto con gli altri, più arricchisce la propria umanità. E se sei un uomo di impresa, aiutare gli altri a crescere e a migliorarsi significa creare le basi per il successo dell’impresa».

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