Snapchat, ora il fantasmino fa meno paura

Snap vieta i messaggi anonimi da app di terze parti

Snapchat ha tenuto nascosti alcuni numeri preoccupanti riguardo gli utenti. In calo le condivisioni di Storie e contenuti social ma la chat è ancora molto utilizzata

Facebook è la più grande piattaforma social del mondo e per diverso tempo molti hanno pensato che l’unico che potesse insidiarne il primato fosse Snapchat. Non poteva essere un caso che l’azienda di Menlo Park avesse sistematicamente copiato le funzioni più interessanti della rivale (Storie, geolocalizzazione live, etc.). Oggi il portale Daily Beast è entrato in possesso di alcune statistiche interne e riservate sugli intenti di Snapchat relative al periodo che va da aprile a settembre 2017. I numeri dicono che l’azienda di Evan Spiegel è ancora lontana da Facebook e che i suoi utilizzatori disdegnano molte delle funzioni più redditizie e social.

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La verità è che nonostante i tentativi di trasformarsi in una piattaforma multiservizi, Snapchat viene ancora utilizzato come una semplice chat. Ad esempio le Snap Maps, ovvero la funzione che consente di conoscere la posizione degli amici in ogni momento, hanno avuto un picco nei primi giorni dal lancio per essere utilizzate quotidianamente da appena l’11% dell’utenza. Lo stesso vale per le Storie, da tutti considerato il vero punto di forza di Snapchat. Ad agosto le probabilità che una persona inviasse un messaggio privato erano del 64% superiori a quelle che condividesse un contenuto destinato a sparire dopo 24 ore. Male anche la sezione di news Discovery. Stando alle statistiche riportate da Daily Beast solo il 20% degli utenti vi accede nonostante abbia una enorme visibilità e pare che Snapchat non abbia voluto rivelare questi numeri nemmeno agli editori con cui collabora. Per fortuna dell’app i messaggi scambiati quotidianamente continuano a crescere (in media 34 a persona) e rispetto a Messenger o iMessage si comunica molto di più con le foto.

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