Citel Group: da Napoli al mondo

Valerio D'Angelo, CEO di Citel Group

Una realtà nata e cresciuta all’ombra del Vesuvio si sta affermando come uno degli attori di riferimento per la Digital Transformation, in grado di aiutare le aziende a cogliere le sfide del futuro digitale

L’area che si è sviluppata negli anni attorno a Napoli ha dato vita a realtà aziendali che crescono producendo innovazione e portando l’imprenditoria italiana in tutto il mondo. Un esempio sicuramente interessante è Citel Group, azienda che sviluppa e fornisce soluzioni in ambito ICT a clienti medio-grandi, sia in Italia che in sud America. «Citel Group è nata nel 2000 per volontà di mio padre, con forti competenze ed esperienze nel mondo del networking – spiega Valerio D’Angelo, CEO di Citel Group -, a supporto delle aziende di telecomunicazioni. Negli anni si è specializzata e oggi ci occupiamo di System Integration, sviluppiamo software e forniamo consulenza IT ad aziende medie e grandi». Ma la vera mission di Citel Group è accompagnare i clienti nella Digital Transformation, ottenendo risultati di eccellenza. «È per questo che abbiamo creato un Centro di Digital Transformation che supporta i clienti nel processo di trasformazione digitale e consente quindi alle aziende di competere in maniera molto più dinamica e rapida, nei mercati sia locali che internazionali». Il Centro è in grado di supportare le aziende clienti sia nelle attività del ciclo passivo, dove l’obiettivo è quello di rendere più efficienti i processi e ridurre i costi, che in quelle del ciclo attivo, «per rendere le aziende molto più intelligenti dal punto di vista della prevendita, della vendita e del caring», cioè l’assistenza post-vendita.

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Ma sviluppare e implementare soluzioni allo stato dell’arte non basta: occorre che queste soluzioni siano di qualità elevata. «Ecco perché Citel Group ha creato un Centro di Quality Assurance – continua D’Angelo –, che si occupa di test, collaudo delle soluzioni e cybersecurity». Tutto questo fornendo ai clienti la garanzia offerta dalla metodologia Istqb (International Software Testing Qualification Board), di cui Citel Group è gold partner e che certifica la qualità e l’affidabilità delle soluzioni prodotte dagli sviluppatori di software. Nell’ambito dello sviluppo software, Citel Group è in grado di operare su diverse piattaforme, da Java J2ee a Python, a .Net, Html5, Cobol, Cics e molte altre. Le partnership con Microsoft e Oracle e la conoscenza delle piattaforme Sharepoint, Magento, Siebel, SAP, SAS consentono inoltre di sviluppare soluzioni per database, portali e collaboration, oltre a business intelligence.

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Asset per il ciclo attivo

Per quanto riguarda il ciclo attivo delle aziende, Citel Group propone diverse soluzioni: «In particolare, ne abbiamo quattro: partendo dalla tradizionale automazione della forza vendita, forniamo una soluzione di Campaign Management e un’altra di gestione dell’assistenza ai clienti», aggiunge D’Angelo. Si tratta di chat-bot, un software basato sull’intelligenza artificiale in grado di rispondere a domande degli utenti in chat imparando e offrendo sempre risposte intelligenti e adeguate. Adottato per esempio da Optima Italia, «una multiutility italiana che eroga gas, elettricità e servizi di telefonia, offrendo assistenza 24 x 7 ai propri clienti grazie alla soluzione Citel Group». Molto interessante è anche la soluzione di video-analisi, che consente di avere più informazioni sul flusso dei visitatori all’interno degli esercizi commerciali retail e di gestire e monitorare i relativi indicatori di performance, «il tutto rispettando la privacy delle persone».

Oggi Citel Group è una realtà da 150 addetti, di cui 100 in Italia, distribuiti sulle sedi di Napoli (quartier generale), Roma, Genova e Milano e una cinquantina in Brasile. E il futuro? «Vogliamo continuare a crescere in modo specializzato – conclude D’Angelo –, anche attraverso acquisizioni eccellenti e raggiungendo l’obiettivo dei 10 milioni di euro di fatturato entro il 2018, un traguardo possibile, dato che nel 2017 abbiamo praticamente raggiunto gli 8 milioni».