Dopo le numerosi indiscrezioni dei giorni scorsi, la compagnia di Taiwan ufficializza i due smartphone senza rilasciare informazioni su disponibilità e prezzi
No, non si tratta del fatidico primo smartphone con antenna 5G ma il Desire 12 si pone comunque nell’olimpo dei migliori dispositivi in circolazione, almeno sulla carta. HTC tenta il rilancio con un paio di prodotti che guardano a un pubblico di fascia alta, viste le caratteristiche hardware avanzate e il rinnovamento software portato dalla compagnia di Taiwan. Per troppo tempo fuori dai giochi dei big del settore, ora HTC vuole riprendere il controllo del proprio destino mobile, dopo aver consolidato la sua posizione come player di spicco nel campo della realtà virtuale casalinga con i Vive e i recenti Vive Pro. Ecco allora Desire 12 e Desire 12+, telefonini che tentano di rubare fette di utenti al complesso mondo Android, saldamente nelle mani di un paio di compagnie, Samsung e Huawei in primis.
Come sono fatti
I nuovi Desire possono davvero contrastare la temibile concorrenza coreana e cinese? Difficile dirlo ma in quanto a dotazione siamo già a un buon punto. Il cuore è uno Snapdragon 450 con GPU Adreno dedicata. Al suo fianco 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna, espandibile con microSD. La doppia fotocamera posteriore conta di sensori da 13 + 2 megapixel con autofocus PDAF e apertura focale da f/2.2 e Flash LED. Come al solito, la lente aggiuntiva abilita il tanto caro scatto con effetto bokeh anche se a livello software dovrebbero esserci anche altre implementazioni. Scarsa la batteria, da 2965 mAh sul modello Plus e da 2730 mAh su quello classico, decisamente inferiore ai competitor di pari livello. Come detto, restano gli interrogativi su data di lancio e cartellino anche se non dovrebbe essere oltre i 700 euro per il fratello maggiore (6 pollici), sui 500 per il più piccolo da 5,5 pollici.
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