Il prossimo smartphone ThinQ punta a far usare di più l’assistente vocale agli utenti, semplificandone l’accesso via hardware
Il top di gamma di LG arriverà il 2 maggio a New York. Se ancora poco si conosce circa hardware e design, quello che è praticamente certo è che il G7 ThinQ adotterà un pulsante dedicato all’Intelligenza Artificiale dell’assistente vocale di bordo, che è da capire se casalingo o semplicemente declinato nel Google Assistant di tanti altri Android. La strada scelta da LG è identica a quella seguita da illustri competitor, come Samsung, nel recente passato.
La coreana infatti, già sul Galaxy S8, aveva inserito un bottone ad-hoc per un rapido accesso alla AI sotto la scocca, con la promessa di un miglioramento costante nel tempo. Ad oggi, l’unico metodo con cui i principali big permettono di usufruire dell’assistente è una combinazione di tasti o un’attivazione sulla UI del telefono mentre quello a cui LG punta è un’adozione più ampia del supporto vocale, anche all’interno di specifiche applicazioni.
Cosa aspettarsi
In realtà, le indiscrezioni che girano in rete parlano dell’esistenza di un’assistente delegato al Google Assistant, dunque G7 ThinQ potrebbe essere il primo smartphone con un accesso fisico dedicato al software di Big G. Si tratta sicuramente di una sfida, visto che lo sviluppo del progetto non passa per nulla tra le mani di LG ma riguarda esclusivamente i lab di Big G. Ad ogni modo, ciò non vuol dire che la multinazionale non abbia mire AI in casa, anzi il grosso delle strategie punta a integrare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale all’interno di ambiti di utilizzo specifici, come la fotografia. Non a caso, l’attuale LG V30S ThinQ ha mosso i primi passi nel mondo AI proprio con un focus sul supporto smart al punta e scatta.
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