Google Pay debutta ufficialmente in Italia

Le chiavi 2FA di Google possono essere violate

Google Pay, la piattaforma per il mobile payment di Big G, arriva in Italia. La piattaforma rende più semplice pagare nei negozi e sul web tramite lo smartphone

Con un certo ritardo rispetto alla concorrenza, oggi Google Pay, la piattaforma di pagamento contactless di Mountain View, debutta ufficialmente anche in Italia. Il servizio già disponibile in 20 Paesi in tutto il mondo permette di gestire carte di credito e di debito sfruttando il proprio smartphone e account Google per pagare nei negozi, sui siti web e app. Google Pay è compatibile con i circuiti Maestro, Mastercard e Visa emesse dalle banche Mediolanum, Boon, Hype, N26, Revoult, Widiba e Nexi. Nei prossimi mesi il supporto sarà esteso anche a Iccrea Banca e Poste italiane.

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Utilizzare Google Pay è semplicissimo. L’utente deve semplicemente avvicinare il proprio smartphone Android o smartwatch Wear OS al pos come per qualsiasi pagamento contactless. Per avviare la transazione non è nemmeno necessario lanciare l’app, tutto si svolge in automatico. Solo Nexi porta oltre 17mila punti vendita che supportano il servizio di Google. Il sistema velocizza decisamente le procedure per gli acquisti nei negozi fisici e lo stesso avviene anche online. Innanzitutto, su siti web e app può pagare sia chi dispone di uno smartphone Android sia chi possiede un smartphone iOS. Utilizzando Chrome, poi, i dati di fatturazione, consegna e pagamento dell’utente vengono inseriti in automatico. Big G ha inoltre lavorato sodo sul lato sicurezza per evitare furti e frodi, un aspetto che preoccupa il 61% degli utenti. Google Pay quindi non memorizza i dati sensibili sul telefono ma ogni volta genera un codice diverso associato alla carta di credito. In caso di smarrimento del dispositivo non è quindi necessario bloccarla.

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“Negli ultimi quattro anni l’e-commerce in Italia è quasi raddoppiato. – ha spiegato a Wired, Fabio Vaccarono, managing director di Google Italia – E nel 2020 il 100% dei pos europei accetterà pagamenti NFC”. Ii ritardo quindi “è più dal lato dell’offerta che della domanda”.